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Il sindaco di Loazzolo Pietro Cirio è il nuovo presidente dell’Associazione Comuni del Moscato

Cirio guiderà l’Associazione per i prossimi due anni, insieme a un direttivo che accoglie i rappresentanti dei Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo

Gabriele Farina

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ASTIPietro Cirio, sindaco di Loazzolo e produttore viticolo, è il nome indicato dagli Amministratori della provincia di Asti per la carica di presidente dell’Associazione Comuni del Moscato. Dopo le consultazioni interne tra i Comuni dell’astigiano, ecco quindi la sua elezione all’ordine del giorno di una affollata Assemblea, ospitata nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo a Santo Stefano Belbo.

“Grazie della fiducia, spero di essere all’altezza…” le prime parole pronunciate da Cirio di fronte alla platea, alla presenza dell’Assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni, del Consigliere regionale Luigi Genesio Icardi, dei vertici del Consorzio di Tutela dell’Asti e del Moscato d’Asti, dei rappresentanti sindacali tra cui Coldiretti, Confagricoltura e CIA e di tanti Amministratori e produttori. Pietro Cirio ci tiene a rappresentare quegli agricoltori “che vivono solo di agricoltura” e che sentono in modo particolare le difficoltà relative alla sopravvivenza degli operatori del comparto e alla loro qualità di vita; la scelta ricaduta su di lui proviene anche dalla sua lunga attività nell’associazionismo a difesa del fronte del Moscato d’Asti, che in passato ha interpretato anche attraverso la carica di Consigliere all’interno del Consorzio di Tutela. Cirio guiderà l’Associazione per i prossimi due anni, insieme a un direttivo che accoglie i rappresentanti dei Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, in fase di nomina con nuovi avvicendamenti negli enti interessati dalle ultime elezioni.

Tanti gli interventi dalla platea, tra cui quello del presidente del Consorzio di Tutela, Stefano Ricagno, che ha rinnovato la disponibilità a lavorare insieme, mentre anche per il presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori, Gabriele Carenini, servono tavoli di concertazione e di confronto; Monica Monticone, presidente della Coldiretti astigiana ha puntualizzato sulla tracciabilità, sull’origine dei prodotti e sulla concorrenza degli spumanti artificiali; infine, sono state diverse le voci degli agricoltori tra cui quella di Piercarlo Sacco, che ha voluto consegnare al neo presidente lo statuto dell’Associazione Agricoltori Autonomi, ricordandone i contenuti. Una discussione generale che si è sviluppata toccando diversi punti critici del lavoro agricolo, svelando la realtà che si incontra giornalmente in vigna, approfondendo le questioni che pongono “sul filo del rasoio” la condizione di molti operatori: ecco quindi ritornare il problema della fauna selvatica che riguarda i cinghiali e i caprioli, la mancata redditività, la semplificazione burocratica anche dei bandi chiesta a gran voce, così come l’aggiornamento del prezziario regionale, gli enormi costi di gestione delle aziende agricole, i costi proibitivi delle cooperative. Insomma, davvero tanti i temi che l’Assessore Bongioanni ha ascoltato con attenzione anche rispondendo, e che intende affrontare uno per uno con le disponibilità regionali a disposizione.

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