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Doppio trapianto di polmone alle Molinette di Torino nella notte di Capodanno

L’operazione nella notte di Capodanno

Gabriele Farina

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TORINO – Capodanno è per molti sinonimo di festa, musica e brindisi. Ma per un uomo torinese di 65 anni, la notte di San Silvestro 2024 ha significato molto di più: una nuova possibilità di vita, grazie a un trapianto di polmone doppio eseguito presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

L’uomo, affetto da insufficienza respiratoria causata da una grave broncopneumopatia ostruttiva, era in lista d’attesa per un trapianto dal maggio 2024. Per lui, le feste tradizionali erano ormai un lontano ricordo: la malattia aveva reso impossibile anche il semplice gesto di respirare senza fatica.

Ma nella serata del 31 dicembre, mentre la città si preparava a salutare l’anno vecchio, è arrivata la telefonata che ha cambiato tutto. Un donatore compatibile, un uomo quarantenne sardo, era stato individuato. La famiglia del giovane, con un gesto di immensa generosità, aveva acconsentito alla donazione degli organi, regalando speranza a chi era in attesa di un miracolo.

È così che il torinese si è diretto verso l’ospedale Molinette, lasciando alle spalle i festeggiamenti di Capodanno per affrontare una sfida cruciale. In poche ore, la macchina dei trapianti si è messa in moto, con una precisione e un coordinamento straordinari.

I dettagli dell’intervento

Il prelievo degli organi è stato eseguito in Sardegna dalla dottoressa Cristina Barbero, supportata dalla dottoressa Giulia Agostini. Gli organi sono stati poi trasferiti a Torino, dove ad attendere il paziente c’era il team del Programma di Trapianto di Polmone delle Molinette, diretto dal professor Mauro Rinaldi.

L’intervento è stato condotto dal professor Massimo Boffini, con il supporto della dottoressa Erika Simonato e del dottor Gerlando Mallia. Fondamentale anche l’apporto dell’anestesista, il dottor Federico Canavosio.

Grazie alla dedizione e all’esperienza del personale medico, l’intervento si è concluso con successo, segnando un inizio straordinario per il 2025. Questo trapianto è stato reso possibile grazie al coordinamento impeccabile del Centro Nazionale Trapianti, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, in collaborazione con i Centri di coordinamento trapianti delle Regioni Piemonte e Sardegna, guidati rispettivamente dai dottori Federico Genzano Besso e Lorenzo D’Antonio.

Per il torinese, il brindisi di mezzanotte è arrivato in sala operatoria, sotto forma di una nuova speranza di vita. Ora il 2025 non è solo un nuovo anno, ma l’inizio di una nuova esistenza, resa possibile dalla generosità di un donatore e dall’impegno di una squadra di medici eccezionali.

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