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Torino: approvato il Ddl sulla sicurezza stradale
L’opposizione non partecipa al voto: “Norma utile, ma servono fondi e garanzie”

TORINO – Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge 68, intitolato “Disposizioni in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali”. Una norma che, secondo il relatore di maggioranza Davide Buzzi Langhi (Forza Italia), ha come obiettivo principale la riduzione degli incidenti stradali e delle vittime, attraverso un sistema più strutturato e conforme alle direttive europee e nazionali.
Il testo, frutto di un confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e coordinato dalla Conferenza delle Regioni, punta a rendere più efficiente la gestione della sicurezza stradale a livello locale, affidando agli enti proprietari o gestori delle strade il compito di attuarne i principi. Tra le novità principali, l’introduzione della Valutazione di Impatto sulla Sicurezza Stradale (VISS) nei progetti di nuove strade o modifiche significative dei tracciati.
Se da una parte la maggioranza ha sottolineato l’importanza della norma come strumento concreto per prevenire sinistri, l’opposizione – pur riconoscendone l’utilità – ha espresso forti perplessità sull’efficacia reale del provvedimento, soprattutto a causa delle scarse risorse stanziate: appena 200 mila euro in due anni (88 mila nel 2026 e 112 mila nel 2027).
“Ci chiediamo perché siamo la prima Regione ad applicare localmente queste normative – ha dichiarato Nadia Conticelli (Pd) –. Lo stanziamento è insufficiente, e il rischio è che tutto ricada su Province e Città metropolitana, già in difficoltà per mancanza di fondi”.
Critiche sono arrivate anche da Alberto Avetta (Pd), che ha evidenziato la necessità di più personale e risorse, e da Alice Ravinale (Avs), che ha messo in guardia contro un possibile “scarico di responsabilità” sugli enti locali. Anche Alberto Unia (M5s) ha sottolineato la mancanza di un sistema per la verifica indipendente dei progetti.
L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha chiarito che la norma si concentra sulle strade extraurbane di tipo C, e ha definito il provvedimento “un primo passo per accompagnare gli enti locali nella fase di progettazione, non ancora negli interventi veri e propri”. Gabusi ha inoltre ricordato che la Regione ha già investito “decine di milioni di euro sulla sicurezza” e si è detta pronta ad aumentare i fondi.
Secondo il testo approvato, sarà responsabilità degli enti gestori delle strade applicare la normativa, che verrà utilizzata anche come base per la programmazione degli interventi prioritari in tema di sicurezza.
Come ribadito dai rappresentanti della maggioranza – Fabrizio Ricca (Lega), Carlo Riva Vercellotti (FdI), Silvio Magliano (Lista Cirio) – il disegno di legge non interviene sulla struttura fisica delle infrastrutture, ma sull’organizzazione della circolazione e dei processi decisionali che la regolano. Un passo normativo, dunque, che apre a una gestione più consapevole e documentata della sicurezza stradale, anche se resta da vedere quale sarà l’impatto concreto a fronte delle risorse limitate oggi previste.
Il vero banco di prova sarà l’attuazione nei prossimi anni: solo allora si potrà valutare se la legge saprà davvero contribuire alla diminuzione degli incidenti stradali in Piemonte o se resterà un adempimento formale, come temuto da parte delle opposizioni.
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