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CronacaSalute

Aosta, tac in ospedale alla gatta del primario: quattro indagati

La procura ipotizza truffa ai danni dello Stato per timbrature irregolari, interruzione di pubblico servizio, esercizio abusivo della professione e uso indebito di risorse pubbliche

Elena Prato

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AOSTA – Il 20 gennaio scorso, al pronto soccorso dell’ospedale regionale Parini di Aosta, due pazienti in attesa di TAC dovettero attendere più del dovuto perché nel tomografo c’era Athena, la gatta del dottor Gianluca Fanelli, responsabile della Radiologia cardiovascolare e interventistica, precipitata dal sesto piano della sua abitazione.

 

Secondo l’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla procura di Aosta, Fanelli entrò nella sala TAC intorno alle 20 per sottoporre l’animale alla scansione, assistito dalla tecnica di laboratorio Giulia Sammaritani, figlia del consigliere regionale leghista Paolo Sammaritani. Quell’esame, registrato sulle apparecchiature ospedaliere, avrebbe costretto a posticipare le indagini diagnostiche dei pazienti in elenco.

 

Per Fanelli e per il direttore del reparto, Massimiliano Natrella, la procura ipotizza truffa ai danni dello Stato per timbrature irregolari, interruzione di pubblico servizio, esercizio abusivo della professione e uso indebito di risorse pubbliche. Sammaritani è indagata per gli stessi reati, mentre la tecnica di radiologia Denise Barone risponde soltanto di interruzione di pubblico servizio per aver tentato, secondo gli investigatori, di cancellare le immagini dell’esame felino.

 

«Sono un radiologo interventista e sapevo che solo un intervento tempestivo avrebbe potuto salvarla», ha scritto Fanelli in una lettera all’azienda sanitaria, definendo la scelta di occupare la TAC «un esame di pochi secondi» e offrendosi di risarcire l’eventuale danno economico. Le indagini hanno inoltre ricostruito che, la mattina del 20 gennaio, Fanelli aveva portato Athena da un veterinario che ne aveva escluso la necessità di una TAC. In quelle stesse ore, però, il radiologo risulta aver timbrato l’ingresso in ospedale. Il giorno successivo, 21 gennaio, Fanelli avrebbe poi praticato un drenaggio toracico all’animale alla presenza di Natrella.

 

Dopo l’emersione del caso, lo scorso febbraio, la notizia ha avuto eco sui media internazionali. Oggi il fascicolo della procura include anche le autodifese dei protagonisti, rilette dagli inquirenti come possibili ammissioni di un uso improprio delle risorse pubbliche. Restano da chiarire, in sede giudiziaria, le responsabilità di ciascuno e l’effettiva entità del danno procurato al servizio sanitario.

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2 Commenti

1 Commento

  1. giovanna carnaroglio

    17 Maggio 2025 at 16:24

    penso che l abuso di risorse pubbliche fossero solo quelle sarebbe meraviglioso invece tutti i giorni ne subiamo altre ben piu gravi da chi dovrebbe tutelarci un esempio chi ha dato il consenso di usare il 2% di risorse pubbliche per il riarmo?

  2. Marco Chisotti

    17 Maggio 2025 at 17:15

    Penso non abbia senso portare avanti una causa di questo tipo, sono dell’idea che sia più corretto dare una seconda chances che non succeda più… quando si infila la magistratura o la politica le cose non vanno mai alla fine, non danno mai un risultato, ci si impantana tra quelli che il Manzoni chiamava gli azzeccagarbugli…

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