TorinoTrasporti
Riapre il 5 luglio (a mezzo servizio) la galleria Monte Basso della circonvallazione di Lanzo.
Sono passati due anni dalla chiusura, per problemi al sistema di sgrondo delle acque

LANZO TORINESE – Riapre il 5 luglio 2025 a mezzo servizio e dopo due anni la galleria Monte Basso della circonvallazione di Lanzo a doppio senso, in configurazione di cantiere con limite di 30 km/h, divieto di sorpasso e divieto assoluto per pedoni, ciclisti e mezzi con merci pericolose.
La segnaletica orizzontale che delimita la carreggiata transitabile sarà di colore giallo e le modalità di circolazione saranno definite con una specifica Ordinanza della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino ma con il transito vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose e, ovviamente, ai ciclisti e ai pedoni.
Si tratta finalmente di una buona notizia per la viabilità delle Valli di Lanzo, proprio nel periodo estivo di grande afflusso. La galleria era stata chiusa nel luglio 2023 per problemi al sistema di sgrondo delle acque e alla calotta. Il blocco della galleria ha creato grandi disagi al traffico di residenti e turisti da e per Lanzo e le sue valli con imponenti code e ingorghi
Il comunicato della città metropolitana di Torino:
Sono a buon punto i lavori per la messa in sicurezza della galleria Monte Basso sulla Strada Provinciale 1 a Lanzo, aggiudicati nello scorso mese di gennaio alla ditta Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì per ovviare ai rilevanti problemi strutturali e di regimazione delle acque.
All’impresa aggiudicataria è stato fissato un termine ultimo per l’esecuzione di 209 giorni dalla data di consegna dei lavori ed è confermata la riapertura della galleria sabato 5 luglio a doppio senso di marcia e in configurazione di cantiere, che comporta il limite di velocità di 30 km orari e il divieto di sorpasso. La segnaletica orizzontale che delimita la carreggiata transitabile sarà quindi di colore giallo. Le modalità di circolazione saranno definite con una specifica Ordinanza della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, ma sin d’ora è possibile anticipare che il transito sarà vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose e, ovviamente, ai ciclisti e ai pedoni.
“Sin da quando si sono riscontrati I problemi strutturali che hanno imposto la chiusura della galleria il nostro obiettivo è stato quello di garantire il transito in sicurezza nel tunnel grazie a lavori le cui ricadute positive si prolungassero il più possibile nel tempo. Per questo la progettazione degli interventi ha avuto come presupposto uno studio approfondito delle condizioni dell’infrastruttura e del versante montuoso che attraversa. – spiega il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici – Senza le indagini geognostiche e strutturali, affidate l’anno scorso dalla Città metropolitana di Torino ad una ditta specializzata, ma soprattutto senza le approfondite valutazioni tecniche dei progettisti incaricati non sarebbe stato possibile capire e affrontare la complessità dell’intervento. Il primo lotto dei lavori è stato finanziato con 6 milioni di euro, per metà derivanti della destinazione dei canoni idrici e per l’altra metà messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il secondo lotto riguarda gli interventi sull’impiantistica. A lavori terminati, la spesa complessiva per il completamento dei due lotti supererà gli 8 milioni”. L’importo dei lavori del primo lotto a base di gara è di 4.332.814,68 euro, di cui 792.445,20 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso di gara. Il ribasso offerto dalla ditta Giuggia è del 13,23% e pertanto l’importo complessivo affidato, compresi IVA e oneri, è di 4.714.597,04 euro. Il finanziamento complessivo dell’opera ammonta a 6.070.047euro.
Il progetto dei lavori ha previsto un risanamento strutturale delle zone degradate del tunnel, il riempimento dei vuoti presenti sotto il rivestimento, il placcaggio tramite elementi di rinforzo in acciaio per la messa in sicurezza definitiva del rivestimento e la regimazione acque, per rientrare nei parametri tecnici attuali per un tunnel della tipologia di quello di Lanzo. La soluzione tecnica del blindaggio è stata presa in considerazione e sviluppata durante la redazione del progetto di fattibilità ed è stata preceduta da un risanamento conservativo, riguardante le fessure e le discontinuità del rivestimento, che è stato imbullonato. Le fessure sono state chiuse utilizzando resine ad altissima resistenza. Si è poi proceduto ad applicare una malta di isolamento e sono state sistemate canalette tra i conci, utili per convogliare le acque di infiltrazione.
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