Seguici su

CulturaTorino

Il Forte di Fenestrelle rinasce grazie ai droni: 140 studenti in azione per mappare la fortezza più lunga d’Europa

Si vuole restituire lo “stato di fatto” del Forte attraverso rilievi realizzati con tecnologie all’avanguardia: laser scanner, droni e strumenti BIM (Building Information Modeling)

Gabriele Farina

Pubblicato

il

TORINO – Dal 25 al 27 giugno, il Forte di Fenestrelle sarà al centro di una sfida tecnologica e formativa senza precedenti. Protagonisti saranno 140 studenti della Fondazione ITS Academy Greentech, impegnati in un ambizioso progetto di rilievo tridimensionale dell’intera struttura.

L’iniziativa, intitolata “Hackathon”, punta a restituire lo “stato di fatto” del Forte attraverso rilievi realizzati con tecnologie all’avanguardia: laser scanner, droni e strumenti BIM (Building Information Modeling). Il risultato sarà un modello 3D dettagliato, base imprescindibile per qualunque intervento futuro di restauro, valorizzazione o riuso del sito.

I ragazzi coinvolti, provenienti dalle sedi di Torino e Rivoli dell’ITS Academy Greentech, frequentano corsi post-diploma in edilizia, impiantistica e marketing. Divisi in squadre e coordinati dai docenti, lavoreranno ininterrottamente per 72 ore, affrontando la complessità di un’opera composta da tre forti, tre ridotte e due batterie, collegati da una scala coperta con 4.000 gradini. Un labirinto che si estende su 1.350.000 metri quadrati, con un dislivello di 600 metri.

Soluzioni concrete per il futuro del Forte

Ma il progetto non si ferma al rilievo. Gli studenti saranno chiamati anche a proporre soluzioni concrete per il futuro del Forte: dalla creazione di una palestra indoor nel quartiere San Carlo, a nuove strategie impiantistiche basate su fonti energetiche rinnovabili, fino alla progettazione di attività di comunicazione e promozione turistica a livello nazionale e internazionale.

«Hackathon rappresenta un’opportunità unica per applicare sul campo le competenze acquisite e contribuire in modo attivo alla valorizzazione di un patrimonio storico e culturale», spiega Mario Baj-Rossi, responsabile progetti della Fondazione. «È un esempio virtuoso di formazione, innovazione e sostenibilità».

Il progetto guarda già al futuro: nel 2026 si punta a proseguire con il rilievo degli interni della fortezza. Intanto, i migliori lavori realizzati quest’anno saranno premiati in base a criteri di innovazione, impatto e fattibilità.

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *