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Rinasce il Villaggio Santa Caterina a Torino, progetto di housing sociale con 32 alloggi
Nel cuore di Lucento, un’iniziativa di social housing restituisce dignità abitativa e memoria a un pezzo di storia torinese.

TORINO – Un tempo rifugio per i profughi istriani, oggi nuova casa per chi affronta l’emergenza abitativa. Il “Villaggio Santa Caterina”, storico complesso residenziale della zona nord-ovest di Torino, si prepara a scrivere un nuovo capitolo grazie al progetto “Vicini per scelta”, un’iniziativa di housing sociale diffuso che punta a coniugare accoglienza, inclusione e memoria.
Il taglio del nastro è avvenuto nei giorni scorsi, alla presenza delle istituzioni cittadine e degli enti coinvolti, segnando l’avvio concreto del progetto promosso dalla Città di Torino in collaborazione con la cooperativa sociale Liberitutti, vincitrice del bando pubblico emanato lo scorso anno. Grazie a una co-progettazione tra pubblico e Terzo Settore, sono stati ristrutturati, arredati e riaperti 32 alloggi, destinati a persone e nuclei familiari in difficoltà abitativa, individuati dal Distretto sociale Nord-Ovest e dagli uffici comunali competenti.
Una storia di accoglienza che si rinnova
Nato negli anni Cinquanta come insediamento per accogliere i profughi provenienti da Istria, Fiume e Dalmazia, il Villaggio Santa Caterina — racchiuso tra via Sansovino, corso Cincinnato, viale dei Mughetti e via Parenzo — era stato progressivamente svuotato nel tempo, lasciando decine di alloggi sfitti. La Città ha deciso di invertire la rotta: con una delibera approvata a novembre 2023, ha destinato parte del complesso a un programma di housing sociale diffuso.
“Negli anni ’50 questi appartamenti furono un nuovo inizio per chi fuggiva dalla propria terra. Oggi, il Villaggio Santa Caterina può tornare ad essere un luogo dove ricominciare, per chi affronta momenti difficili”, ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo, sottolineando il valore di continuità storica e umana dell’operazione.
Housing di comunità, non solo accoglienza
Il progetto va oltre la semplice assegnazione di alloggi: prevede anche un percorso di accompagnamento verso l’autonomia abitativa, sostenuto da una regia condivisa che ha coinvolto la Città di Torino, Atc Piemonte Centrale, l’Assessorato regionale alle Politiche della Casa e l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). Uno degli appartamenti, infatti, sarà adibito a spazio di coordinamento della cooperativa e punto di riferimento per favorire relazioni di solidarietà e mutuo aiuto tra residenti e comunità locale.
“Restituire questi spazi alla comunità significa offrire una casa, ma anche valorizzare la memoria di un territorio – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli –. ‘Vicini per scelta’ è un modello innovativo che unisce accoglienza, memoria e inclusione”.
Una casa per ricominciare
La cooperativa Liberitutti, responsabile del progetto, ha seguito i lavori di ristrutturazione e arredamento degli alloggi, garantendo spazi accoglienti e funzionali. “È un progetto che unisce dignità abitativa e inclusione sociale – ha dichiarato l’amministratore delegato Andrea Porcellana –. Ogni casa è più bella quando torna ad avere dei nuovi vicini”.
A oggi, otto famiglie hanno già trovato ospitalità nel villaggio, un numero destinato a crescere nelle prossime settimane. I nuovi inquilini saranno supportati da percorsi personalizzati, studiati in base alle esigenze rilevate dai servizi sociali cittadini.
Memoria, futuro e integrazione
Il progetto intende anche rafforzare i legami con la memoria storica del quartiere. Centrale, in questo senso, la collaborazione con l’Associazione Culturale Istriani, Fiumani e Dalmati di Torino, attiva sul territorio da decenni e custode della memoria dell’esodo giuliano-dalmata.
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