CronacaEconomiaTorino
Dopo il blackout, IREN si scusa con la città di Torino
Dirigenti e funzionari dell’azienda hanno riferito al Consiglio comunale. In azione una task force

TORINO – Nelle scorse settimane, Torino è stata preda di blackout, che hanno causato disagi tra i cittadini e le lamentele del sindaco Lo Russo. Il primo cittadino aveva avvisato in un comunicato: «Si è creata una situazione intollerabile per fatti gravi che non dovranno ripetersi. Mi aspetto accertamenti di responsabilità nei posti di comando delle società responsabili del funzionamento della rete elettrica torinese, considerato il fatto che si tratta di interruzioni non dovute a fatti imprevisti». Convocata dal Consiglio comunale, IREN ha risposto inviando il presidente Dal Fabbro [in foto], l’ad Buffo e altri dirigenti e funzionari.
Le scuse dei vertici di Iren
«Oggi ci presentiamo qui con due parole: scuse e trasparenza». Così si ha esordito Dal Fabbro, scusandosi per il disservizio e assicurando che l’azienda sta fin da ora facendo tutto quello che occorre, nella massima trasparenza, per evitare che si ripeta un problema di quelle dimensioni. Una task force di 140 persone sta lavorando, con turni anche di notte, alla risoluzione dei problemi riscontrati nella rete, mentre almeno dieci potenti gruppi elettrogeni sono pronti per i casi di emergenza. Non solo. Ha aggiunto il presidente di IREN che nelle prossime settimane sarà effettuata una revisione critica del piano di investimenti aziendale, peraltro già annunciata dal sindaco Lo Russo: il Comune è infatti titolare di un pacchetto azionario significativo. Il tutto, partendo dal presupposto che «Torino è per IREN una priorità assoluta».
Un evento eccezionale
L’amministratore delegato Buffo ha spiegato che la rete elettrica torinese è stata messa a dura prova dal picco di domanda di energia, dal surriscaldamento dovuto al caldo e dalla mancanza di precipitazioni. In questi anni – hanno affermato i rappresentanti dell’azienda – gli investimenti su Torino sono stati rilevanti: tra il 2021 e il 2025 si è trattato di 275 milioni di euro.
Una rete che non è “da rifare” secondo gli esponenti dell’azienda: al netto di episodi eccezionali come quelli del 13-14 e 15 giugno, la sua funzionalità sarebbe pari al 99.99%. Una situazione senza precedenti, è stato sottolineato. Sulla rete elettrica torinese sono previsti per il prossimo quinquennio 630 milioni di investimenti, ma sono in fase di definizione nuovi obiettivi di piano industriale, con orizzonte al 2035, che comporteranno un ulteriore incremento degli investimenti già previsti su Torino.
In conclusione della riunione, IREN si è detta disponibile a incontrare regolarmente il Consiglio comunale riferendo sullo stato di attuazione degli interventi di manutenzione e rafforzamento della rete di distribuzione dell’energia elettrica.
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