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A Orbassano un nuovo polmone verde grazie alla Paulownia, l’albero che “mangia” più CO₂ al mondo

Piantati 25 alberi di Paulownia a Orbassano: migliorano l’aria, assorbono CO₂ e proteggono dal rumore. Un passo concreto per l’ambiente

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All’inaugurazione ufficiale del nuovo boschetto di Paulownia erano presenti Clara Bonaudi e Denise Bonaudi del CDA Boman, l’assessore Antonino Russo - Assessore al Verde del Comune di Orbassano e Daniele Berruti Presidente Paulownia Piemonte Nazionale

ORBASSANO  – Un piccolo bosco urbano è nato nei pressi della strada provinciale SP6 a Orbassano: sono stati piantati 25 alberi di Paulownia, una specie arborea di origine asiatica nota per la sua capacità eccezionale di assorbire anidride carbonica, favorire la biodiversità e migliorare la qualità del suolo.

L’iniziativa rientra nella collaborazione tra l’associazione Paulownia Piemonte Nazionale, attiva nella promozione ambientale, e l’azienda Boman di Murello (CN), che ha finanziato l’intervento dopo una prima piantumazione a Pancalieri.

L’area interessata, a ridosso della circonvallazione, è stata individuata dal Comune di Orbassano per diventare una barriera verde tra il traffico veicolare e le abitazioni, con effetti positivi anche sull’abbattimento dell’inquinamento acustico.

Ma cos’ha di così speciale la Paulownia?

Questa pianta è considerata una risorsa ambientale straordinaria. Cresce molto velocemente, si adatta sia a estati torride sia a inverni rigidi, e raggiunge altezze importanti in pochi anni. Le sue foglie a forma di cuore non sono solo decorative: cadendo, rilasciano nel terreno nutrienti che ne migliorano la fertilità. Inoltre, la fioritura primaverile attira insetti impollinatori, contribuendo a rafforzare la biodiversità locale.

Secondo l’associazione Paulownia Piemonte Nazionale, si tratta della pianta che assorbe più CO₂ al mondo, rendendola un prezioso alleato nella lotta al cambiamento climatico.

L’iniziativa si inserisce in una serie di progetti di piantumazione che mirano a restituire spazi verdi anche in contesti fortemente urbanizzati. La speranza è che sempre più enti pubblici e realtà locali possano adottare soluzioni simili per migliorare la qualità dell’ambiente e il benessere dei cittadini.

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