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CronacaTorino

Maxi inchiesta sulla Città della Salute di Torino, occhi puntati su costi e gestione della clinica Fornaca

Sotto la lente dei pm i costi degli interventi intramoenia svolti nella struttura privata

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TORINO – Qualche mese fa la procura di Torino ha chiuso la maxi inchiesta sulla gestione della Città della Salute che potrebbe aprire le porte del processo a sedici ex dirigenti sanitari, accusati a vario titolo di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico. Il fascicolo, coordinato dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Rizzo, ha passato al setaccio un decennio di contabilità sanitaria — dal 2013 al 2023 — scoprendo un presunto buco di decine di milioni di euro.

Oggi la notizia che, nell’ambito della medesima inchiesta, è presente un nuovo fascicolo: questa volta gli occhi sono puntati sulla clinica Fornaca, gruppo Humanitas, legata a Città della Salute da una convenzione, ora in scadenza, che consente ai medici che lavorano nel settore pubblico di esercitare anche nella struttura privata, in regime di intramoenia.

In particolare, finita sotto la lente di ingrandimento dei pm la ripartizione dei costi di questa attività, e la relativa gestione contabile. Secondo un’ipotesi degli inquirenti, riporta Rai News, le tariffe delle prestazioni sarebbero state uniformate ai relativi massimali indicati dalle assicurazioni sanitarie dei pazienti.

Ma nei casi in cui queste assicurazioni riconoscevano poi solo una parte delle quote dei rimborsi, il minore introito sarebbe stato caricato solo sulle spalle di Città della Salute, tenendo invariate le percentuali spettanti alla clinica e ai medici. Alcuni pagamenti sarebbero anche stati fatti direttamente ai professionisti, e non all’ospedale.

La nota della Città della Salute

Alla luce di quanto emerso, la Città della Salute di Torino ha inviato una nota che pubblichiamo di seguito:

Appreso da notizie odierne di stampa relative ad indagini in corso sulla clinica Fornaca, la Direzione aziendale della Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) comunica che nulla cambia nell’iter avviato che prevede la proroga della convenzione con la clinica Fornaca fino al 15 settembre.

Tutti i pazienti già prenotati presso la Clinica o intenzionati a rivolgersi ai professionisti di CDSS e alla clinica in intramoenia allargata possono continuare a farlo. Nulla cambierà nella programmazione delle attività.

La Direzione strategica CDSS adotterà nelle prossime ore una delibera in tal senso su quanto sopra scritto e ripone piena fiducia nelle indagini della Procura della Repubblica di Torino, nei suoi professionisti eventualmente indagati e nel management della clinica Fornaca del gruppo Humanitas.

La replica della Clinica Fornaca

La Clinica Fornaca ha appreso con stupore dagli organi di stampa delle indagini in corso da parte della Magistratura sugli aspetti amministrativi delle attività di intramoenia allargata dei Professionisti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino che vengono svolte nella sua sede.

Con la consapevolezza e la serenità di aver operato con correttezza, riponendo la massima fiducia nella Magistratura, la Clinica è a disposizione, con pieno spirito di collaborazione e nella più totale trasparenza. Comportamenti volti ad alterare compensi dei medici e pratiche non conformi alla legge in genere, sono assolutamente estranei all’organizzazione.

Preoccupa invece il clima di incertezza che gli attuali toni hanno contribuito a creare, che disorienta i pazienti, togliendo loro la tranquillità necessaria ad affrontare il percorso di cura, con grave nocumento per loro, per i professionisti coinvolti e per la Clinica stessa.

Nello specifico la Clinica sottolinea che:

  • in regime di Intramoenia allargata ogni intervento è autorizzato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino;
  • il compenso al medico in regime di solvenza è deciso, validato e incassato dall’Azienda Ospedaliera;
  • la Direzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino è stata più volte sollecitata dalla Clinica ad incontrarsi per chiarire in contradditorio le singole posizioni creditizie, sulle quali emergono difformità tra le parti.

Per le attività in convenzione con Fondi e Assicurazioni, viene applicato il tariffario concordato con ciascun provider, con la libertà da parte dello Specialista di convenzionarsi o meno.

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