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CronacaTorino

Comune di Torino, Regione Piemonte e Cisl chiedono un risarcimento danni nel processo antimafia “Factotum”

Avrebbero subito un danno nell’infiltrazione mafiosa all’interno di procedure burocratiche nell’ambito immobiliare e edilizio

Sandro Marotta

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TORINO – All’interno di un processo di mafia che si sta svolgendo a Torino, il Comune di Torino, la Cisl e la Regione Piemonte hanno chiesto al giudice di essere risarciti. Per capire questa richiesta è necessario spiegare la natura del processo, chiamato “Factotum”. Ci sono 5 imputati accusati di essere affiliati all’organizzazione ‘ndrangheta e di operare illegalmente nella cintura di Torino, tra Carmagnola e Moncalieri. Tra gli imputati ci sono Francesco D’Onofrio, ex militante del movimento “Colp” e Domenico Ceravolo, ex sindacalista della Filca Cisl. Gli enti hanno chiesto i danni perchè il sistema mafioso prevedeva di distorcere appalti e truccare documenti nei settori immobiliari, edilizi che coinvolgevano anche Comune, Regione e sindacati, che per questo hanno, secondo i legali, diritto a un risarcimento.

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