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CronacaTorino

Torino, Venerdì 3 ottobre proteste e cortei contro Jeff Bezos e l’Italian Tech Week

Cortei, contro-festival e scioperi previsti a Torino dal 1° al 3 ottobre contro l’Italian Tech Week. Nel mirino Jeff Bezos, Ursula von der Leyen e John Elkann.

Luca Vercellin

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TORINO – La città si prepara a una nuova ondata di mobilitazioni studentesche e cittadine in occasione dell’Italian Tech Week, il grande festival dedicato all’innovazione e alla tecnologia in programma alle OGR dal 1° al 3 ottobre 2025.

Un evento che vedrà salire sul palco figure di primo piano come Jeff Bezos, fondatore di Amazon, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente di Stellantis John Elkann, ma che sarà accompagnato da proteste, cortei e un contro-festival organizzato dai movimenti antagonisti.

“Blocchiamo Bezos”: la protesta del 3 ottobre

Il momento più caldo è atteso per venerdì 3 ottobre, quando alle OGR Bezos terrà il suo atteso intervento. In contemporanea è prevista la manifestazione “Blocchiamo Bezos”, promossa dall’Italian Tech Resistance, contro-festival che si svolgerà dal 1° al 3 ottobre allo spazio Comala di corso Ferrucci 65/a.

Sulla locandina dell’evento lo slogan è chiaro: «Blocchiamo Bezos, fermiamo le tecnologie della guerra e del genocidio». Gli organizzatori accusano Amazon e il suo colosso dei servizi cloud AWS di essere tra i principali fornitori tecnologici del governo e delle autorità militari israeliane.

Il contro-festival si propone come alternativa critica alla narrazione ufficiale dell’Italian Tech Week, denunciando “lo sfruttamento dei lavoratori e la complicità con guerre e devastazioni ambientali”.

Cortei studenteschi e manifestazioni in città

Oltre agli eventi del contro-festival, per venerdì 3 ottobre sono in programma cortei studenteschi e manifestazioni nelle aree adiacenti alle OGR.

Un corteo intercategoriale partirà alle 9:00 dal Giardino Artiglieri da Montagna in corso Ferrucci 63, con l’obiettivo dichiarato di “bloccare la presenza di Bezos, Elkann e von der Leyen”.

«Riteniamo necessario opporci al tentativo di plasmare la società e la nostra formazione in funzione dell’economia di guerra», scrivono gli organizzatori. «Nessuno spazio per chi è complice di conflitti, devastazioni ambientali e politiche anti-sindacali».

Blocchi ad Amazon: presidio alle 7 del mattino

Le proteste cominceranno già alle prime luci dell’alba. Alle 7:00 del mattino del 3 ottobre un primo corteo raggiungerà lo stabilimento Amazon di Brandizzo (via Torino 331) con l’obiettivo di bloccarne le attività.

«Fermiamo Amazon, fermiamo lo sfruttamento e la precarietà. Contro l’economia di guerra e il genocidio in Palestina», si legge nel comunicato del movimento che ha convocato la mobilitazione.

Sciopero generale: coinvolto il comparto scuola e treni fermi per 24 ore

Le proteste coincidono con uno sciopero generale nazionale indetto da S.I. Cobas per le giornate del 3 e 4 ottobre, in continuità con la mobilitazione del 22 settembre a sostegno della Global Sumud Flotilla e del popolo palestinese.

Il comparto Scuola sarà il più colpito, con lezioni sospese per l’intera giornata del 3 ottobre. Previsto anche uno sciopero dei trasporti ferroviari: Trenitalia e Trenord si fermeranno per 24 ore dalle 21:00 del 2 ottobre alle 20:59 del 3 ottobre.

Nonostante le cancellazioni e i ritardi previsti, saranno garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie 6:00–9:00 e 18:00–21:00.

Mobilitazione nazionale a Roma il 4 ottobre

Le proteste non si fermeranno a Torino: i movimenti annunciano un nuovo corteo nazionale a Roma il 4 ottobre, con lo slogan “Fermiamo il sionismo con la Resistenza”, a chiusura di una settimana di mobilitazioni contro la guerra, le multinazionali tecnologiche e il ruolo dell’Unione Europea nel riarmo.

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