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Al via a Cuneo il progetto pilota per introdurre la realtà virtuale nella formazione degli operatori sanitari

Nella preparazione pensata per il personale sarà possibile ricreare scenari diversificati, per adattarsi a tutte le situazioni

Marco Lovisolo

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CUNEO – La realtà virtuale sarà una risorsa fondamentale in medicina negli anni a venire, e la nostra regione vuole farsi trovare pronta. La trasformazione digitale della sanità piemontese sta per compiere un passo decisivo con l’avvio di un progetto pilota che introduce la realtà virtuale (VR) nella formazione degli operatori dell’emergenza-urgenza. L’iniziativa, promossa da Azienda Zero Piemonte in collaborazione con ASL TO4, coinvolge medici e infermieri dei pronto soccorso, dei DEA, delle ambulanze e dell’elisoccorso della provincia di Cuneo.

Simulazione immersiva

L’obiettivo è rafforzare la preparazione degli operatori su procedure critiche e ad alta complessità, difficilmente replicabili con continuità nella pratica clinica quotidiana. Dopo un’attenta valutazione è stata individuata la prima manovra da sperimentare: l’intubazione orotracheale, un intervento raro ma fondamentale per la gestione delle emergenze. Grazie a un modulo di simulazione immersiva in realtà virtuale, gli operatori potranno esercitarsi in ambienti estremamente realistici ma sicuri, ricevere feedback immediati e ripetere la manovra più volte, affinando tecnica, precisione e tempi di esecuzione.

Uno dei principali punti di forza del progetto è la possibilità di ricreare scenari clinici ed ambientali diversificati, rendendo la formazione molto più vicina alla realtà. Saranno infatti ricreati in ambiente immersivo pazienti con profili ad alta variabilità clinica e una varietà di ambienti fisici in cui potrà svolgersi l’intervento, sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero.

Questa combinazione di variabili consente di consolidare le competenze tecniche, ma anche di sviluppare abilità trasversali cruciali: gestione dello stress, rapidità decisionale, coordinamento con il team e mantenimento della calma operativa in condizioni di pressione elevata.

In appoggio alla formazione tradizionale

La simulazione immersiva non sostituirà la formazione tradizionale, ma è finalizzata ad integrarla e potenziarla: «Con questo progetto» – hanno spiegato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi e il direttore generale di Azienda Zero, Adriano Leli – «il Piemonte si conferma tra le prime Regioni italiane a sperimentare in modo strutturato l’applicazione della realtà virtuale nella formazione sanitaria. L’ambizione è di estendere in futuro l’approccio ad altre manovre salvavita e a un numero sempre più ampio di professionisti sul territorio, contribuendo a elevare ulteriormente gli standard di sicurezza e qualità dell’assistenza».

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