AstiCultura
José Carreras premiato ad Asti con il premio Aureliano Pertile
Assegnato dal 2002 al 2016 su iniziativa di Fondazione Guglielminetti, Associazione Amici della musica Beppe Valpreda e Associazione Orpheus di Torino

ASTI – José Carreras ha ricevuto ad Asti il premio Aureliano Pertile nel corso di una serata di gala a lui dedicata al Teatro Alfieri organizzata da Comune e locale Rotary Club che celebra il suo settantacinquesimo anniversario. Il riconoscimento è dedicato a Aurelio Pertile, tenore di Montagnana, che nel 1912 inaugurò il teatro Alfieri appena restaurato.
Assegnato dal 2002 al 2016 su iniziativa di Fondazione Guglielminetti, Associazione Amici della musica Beppe Valpreda e Associazione Orpheus di Torino, è stato riproposto in una edizione speciale in collaborazione con l’Amministrazione comunale e Utea e Fondazione Piero Cappuccilli.
José Carreras in breve
Nato a Barcellona nel 1946, José Carreras mostra il suo talento fin da bambino. A soli undici anni debutta al Gran Teatre del Liceu nella Bohème, per continuare con un percorso che lo porterà a cantare nei più grandi teatri del mondo: dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, dal Covent Garden di Londra all’Opéra di Parigi, interprete del repertorio italiano e francese.
La popolarità mondiale arriva nel 1990, quando si unisce a Luciano Pavarotti e Plácido Domingo nel progetto dei Tre Tenori. Il concerto di Roma, tenuto alle Terme di Caracalla in occasione dei Mondiali di calcio, viene trasmesso in diretta in oltre cento Paesi e seguito da milioni di spettatori.
Quel momento segna la nascita di un fenomeno culturale: l’opera che incontra il grande pubblico, la musica colta che diventa popolare senza perdere la sua grandezza.
Nel 1987, all’apice della carriera, Carreras riceve una diagnosi devastante: leucemia acuta. Il tenore affronta la malattia con una forza. Dopo mesi di terapie e un trapianto di midollo osseo, riesce a guarire. Da quella esperienza nasce nel 1988 la Fundació Internacional Josep Carreras per a la Lluita contra la Leucèmia, che ancora oggi finanzia la ricerca e il supporto ai pazienti ematologici in tutto il mondo. Dopo il ritiro ufficiale dalle scene liriche, Carreras ha continuato a esibirsi in concerti e tournée, dedicandosi anche alla direzione artistica e a progetti di solidarietà.
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