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Si chiude il contenzioso sul grattacielo sede della Regione Piemonte: 3,1 milioni alle imprese che avevano mosso le contestazioni

«Rappresenta una soluzione vantaggiosa per l’ente e consente di mettere fine alle controversie e pendenze non ancora definite con le aziende costruttrici»

Marco Lovisolo

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grattacielo Regione Piemonte qp 3

TORINO – Si sono chiuse con un accordo le vicende legali riguardanti la costruzione del grattacielo della Regione Piemonte. A fronte della richiesta di 17 milioni di euro, la Regione corrisponderà 3,1 milioni alle imprese contestatarie che avevano realizzato parte dell’opera. Ormai cinque anni fa, infatti, tre raggruppamenti di imprese – Cmb, Uniesco Società Cooperativa e Coopsette – avevano mosso 12 contestazioni all’ente, lamentando inadempienze ad alcune obbligazioni derivanti dal contratto d’appalto.

L’associazione temporanea delle imprese ha quindi accettato la transazione proposta dall’assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale e approvata dalla giunta Cirio lo scorso 22 settembre.

«Grazie a questa proposta» – sottolinea il presidente Alberto Cirio insieme a Vignale – «si mette fine alle vicende legate alla realizzazione dell’edificio di piazza Piemonte. Come è noto sul grattacielo abbiamo ereditato una situazione difficile e siamo riusciti, con determinazione, a concludere i lavori e a trasferire tutto il personale nella nuova sede che è pienamente operativa dal 2023. Con questa transazione concludiamo le questioni legali, garantendo all’ente un importante risparmio rispetto alle richieste avanzate». «Dagli oltre 17 milioni di richiesta si chiude con un accordo bonario di 3 milioni» – continuano – «Questo rappresenta una soluzione vantaggiosa per l’ente e consente di mettere fine alle controversie e pendenze non ancora definite con le aziende costruttrici».

 

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