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CronacaTorino

Addio a Marco Alban, vicepresidente del Consorzio delle Ong Piemontesi: una vita dedicata al dialogo tra i popoli

La cerimonia di commiato si terrà venerdì 21 novembre alle ore 14.55 al Tempio Crematorio di Torino, con ritrovo davanti al Cimitero Monumentale in corso Novara

Gabriele Farina

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TORINO – Il mondo della cooperazione internazionale piemontese piange la scomparsa di Marco Alban, vicepresidente del Consorzio delle Ong Piemontesi, figura di riferimento per professionalità, umanità e impegno civile. La notizia della sua morte prematura ha suscitato profondo cordoglio in tutto il settore, lasciando un vuoto difficile da colmare.

Alban ha dedicato con generosità e coraggio la sua vita alla promozione della pace, del dialogo tra culture e della cooperazione allo sviluppo. Nel corso della sua attività ha saputo distinguersi per uno stile di leadership sobrio, inclusivo e sempre orientato all’ascolto, capace di unire persone e realtà diverse attorno a obiettivi comuni.

Il ricordo dei colleghi

I colleghi del COP lo ricordano come un uomo capace di “incarnare con straordinaria autenticità i valori che promuoveva”: un costruttore di ponti, un professionista competente e appassionato, ma soprattutto una presenza umana capace di lasciare il segno. Tra le qualità che più lo caratterizzavano, sottolineano la dedizione, il profondo rispetto per ogni persona e quella ironia lieve, a volte sarcastica, che gli permetteva di affrontare anche le sfide più dure con lucidità e calore umano.

Chi ha lavorato con lui porta con sé il ricordo di un impegno instancabile verso un futuro più giusto e solidale, di un uomo che ha sempre creduto nel valore della cooperazione come strumento di trasformazione positiva. Il suo lascito, sottolinea il Consorzio, “continuerà a vivere nelle vite che ha toccato e nei progetti che ha contribuito a costruire”.

In queste ore di profondo dolore, il Consorzio delle Ong Piemontesi esprime la propria vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno condiviso con Alban un percorso umano e professionale ricco di ideali e responsabilità.

L’ultimo saluto e il ricordo della sorella

La cerimonia di commiato si terrà venerdì 21 novembre alle ore 14.55 al Tempio Crematorio di Torino, con ritrovo davanti al Cimitero Monumentale in corso Novara.

Di seguito un ricordo che Sandra, la sorella di Marco, ha chiesto al Consorzio di condividere:

“𝘔𝘪𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘷𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘣𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘋𝘦 𝘈𝘯𝘥𝘳𝘦́
𝘓𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘢 𝘤𝘭𝘢𝘴𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦, 𝘥𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘵𝘰 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘥𝘪𝘥𝘢𝘵𝘵𝘢, 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰̀ 𝘢 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘻𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘪𝘯𝘦𝘻𝘻𝘢: 𝘎𝘶𝘤𝘤𝘪𝘯𝘪, 𝘉𝘦𝘳𝘵𝘰𝘭𝘪, 𝘋𝘦 𝘎𝘳𝘦𝘨𝘰𝘳𝘪 𝘮𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘍𝘢𝘣𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘋𝘦 𝘈𝘯𝘥𝘳𝘦́.
𝘐𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘱𝘦𝘳 𝘰𝘳𝘦, 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘮𝘦𝘳𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘴𝘢𝘳𝘥𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢𝘷𝘢 𝘪 𝘮𝘪𝘦𝘪 𝘱𝘰𝘮𝘦𝘳𝘪𝘨𝘨𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰𝘮𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘯𝘵𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘨𝘦𝘯𝘰𝘷𝘦𝘴𝘦.
𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘰𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘩𝘢 𝘮𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘤𝘪𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘧𝘳𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘦𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘪𝘯𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘪𝘯𝘦𝘴𝘦 𝘦 𝘩𝘢 𝘷𝘦𝘯𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘢; 𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘭’𝘩𝘰 𝘮𝘢𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦.
𝘔𝘢 𝘰𝘳𝘢𝘮𝘢𝘪 𝘪 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘢𝘨𝘨𝘪 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘣𝘦𝘳 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘦; 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘭𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘴𝘴𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘷𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘦𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘣𝘦𝘳 𝘭’𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰.
𝘏𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘮𝘪𝘭𝘪: 𝘴𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘭𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪, 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪 𝘮𝘢 𝘵𝘢𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘶𝘯𝘨𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘥𝘰𝘭𝘤𝘪 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘶𝘷𝘪𝘥𝘪, 𝘮𝘢𝘭𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘪𝘤𝘪 𝘮𝘢 𝘪𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘪, 𝘪𝘯𝘲𝘶𝘪𝘦𝘵𝘪 𝘦 𝘵𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘪, 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘰𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘮𝘣𝘪 𝘥𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘢𝘳𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘦 𝘶𝘯 𝘣𝘪𝘤𝘤𝘩𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘯𝘰. 𝘔𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘷𝘢 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘪, 𝘨𝘭𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘧𝘦𝘴𝘪, 𝘪 𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘭𝘪. 𝘌 𝘴𝘦 𝘍𝘢𝘣𝘦𝘳 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘷𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘎𝘦𝘯𝘰𝘷𝘢 𝘰 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘢 𝘢𝘴𝘵𝘪𝘨𝘪𝘢𝘯𝘢, 𝘔𝘢𝘳𝘤𝘰 𝘭𝘪 𝘩𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘦 𝘢𝘮𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘧𝘳𝘪𝘤𝘢.
𝘌 𝘢𝘭𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘳𝘵𝘪 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘣𝘦𝘳: 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘮𝘰𝘳𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘴𝘢𝘱𝘶𝘵𝘰 𝘢𝘱𝘳𝘪𝘳𝘴𝘪, 𝘪𝘯 𝘷𝘪𝘵𝘢, 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.
𝘊𝘪𝘢𝘰 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰.
𝘚𝘢𝘯𝘥𝘳𝘢

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