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CronacaTorino

Badante truffata mentre vende mobili online: condannato a sei mesi l’uomo che le estorse 53 euro

Badante raggirata durante la vendita di mobili: l’uomo che le estorse 53 euro è stato condannato a 6 mesi. Indagini dei carabinieri

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TORINO – Tutto inizia nel 2021, quando una badante di 43 anni decide di vendere su Facebook i mobili di una camera da letto per 350 euro. Pubblica l’annuncio e, dopo poco, viene contattata telefonicamente da un uomo che parla al vivavoce insieme a una donna. I due si presentano come marito e moglie e si dicono interessati all’acquisto. Assicurano alla venditrice che il giorno successivo avrebbero mandato un camion nella sua abitazione a Torino per ritirare i mobili.

La trattativa sembra procedere senza intoppi, ma presto l’atteggiamento del presunto acquirente cambia. L’uomo ricontatta la badante e, con una parlantina convincente e pressante, la spinge a uscire immediatamente di casa e a recarsi alle Poste. Al telefono, le dà istruzioni dettagliate: inserire la carta nello sportello, digitare il numero del suo conto corrente e avviare un pagamento da 350 euro, la stessa somma che la donna avrebbe dovuto ricevere per la vendita.

Una richiesta assurda, di cui la vittima stessa si rende conto solo in un secondo momento. Confusa e convinta dalle parole dell’uomo, tenta comunque di eseguire l’operazione. Ma, non avendo abbastanza denaro sul conto, parte soltanto un bonifico da 53 euro: l’intera cifra che aveva a disposizione.

Subito dopo la transazione, il truffatore interrompe la telefonata. La badante, capendo di essere stata raggirata, ne parla con il marito e si rivolge ai carabinieri per presentare denuncia. Le indagini vengono affidate alla sostituta procuratrice Valentina Sellaroli. La donna che aveva parlato al vivavoce non risulta indagata.

L’uomo viene poi rinviato a giudizio. All’udienza non si presenta: è difeso dall’avvocato Luca Tagini e ha alle spalle precedenti condanne. Oggi, 24 novembre, arriva la sentenza: sei mesi di carcere per truffa. La pena non è sospesa, proprio a causa dei suoi precedenti e del fatto che fosse uscito dal carcere solo pochi mesi prima.

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