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Arriva Natale e Torino diventa la città del fantastico
La tradizionale raccolta di racconti di Natale di Neos
TORINO – Torna per il tredicesimo anno la raccolta di Natale di Neos Edizioni. Questa volta la declinazione è sul fantastico, come rivela chiaramente il titolo: Natale a Torino. La città del fantastico.
Del resto Torino è città che ha legami stretti con magia, misteri e tutto ciò che riguarda, appunto, il fantastico. Così capita che gli autori dei racconti ci portino tra le strade del capoluogo ad incontrare personaggi curiosi che arrivano da tempi passati o futuri, statue che si animano per una notte e naturalmente libri magici.
Ci portano una Torino del futuro, fatta di storie e misteri, ci accompagnano in locali gestiti da streghe e perfino in una scuola per maghi tutta torinese. Incontriamo ragazze che parlano con gli animali, mercanti di memorie e perfino il Krampus.
Abbiamo provato ad approfondire temi e personaggi con Teodora Trevisan, che come sempre è la curatrice del volume.
L’intervista con Teodora Trevisan
E siamo a tredici. Eppure Torino ha ancora un sacco di cose da dire. Quest’anno Natale è fantastico…
Sì, tredici anni di racconti, spunti letterari, punti di vista diversi sulla nostra città e suggestioni sul Natale e sui temi proposti. Quest’anno abbiamo scelto il “fantastico” per ritrovare un po’ quel ruolo della narrazione che è anche quello di inventare storie, mondi immaginari e di rendere possibile l’impossibile attraverso la fantasia. Un caleidoscopio di sfumature narrative per stupire e divertire.
Del resto il legame tra Torino e il mondo magico o fantastico è molto stretto. Come è stata accolta la proposta tematica dagli autori?
Direi con entusiasmo e con una fantasia sfrenata mentre alcuni hanno declinato l’invito perché non
hanno sentito il tema come adatto al proprio stile di scrittura. Non era un tema facile come può
sembrare.
Le storie sono come sempre molto varie e spesso sono “scuse” per affrontare temi anche molto importanti. Di che si parla in questi racconti?
Si va da racconti che potremmo definire surreali a storie fantascientifiche passando per il Fantasy, il gotico, l’horror e il fiabesco. Insomma ci si stupisce, si sogna, ci si spaventa ma si sorride anche.
In realtà le storie raccontate sono quasi tutte molto lontane dalla tradizionale “magia del Natale”. Gli autori hanno voluto raccontare altro?
Gli autori hanno raccontato una Torino che rimane sempre protagonista ma si presenta con connotazioni diverse e originali rispetto alla sua immagine tradizionale, così come anche il Natale
assume significati e sfumature lontani dalla rappresentazione oleografica cui siamo abituati.
Quali sono i personaggi che incontriamo in questi racconti?
Un angelo custode palestrato e profumato; una scrittrice che ha perso il suo corpo ed è rimasta
soltanto una voce; una donna dipinta in un quadro che prende vita; il cavallo di bronzo di piazza
San Carlo che scalpita; una strega barista; due anime derelitte che raccontano le proprie vite; Babbo Natale colpito dal colpo della strega alla vigilia di Natale e che non sa come consegnare i regali; un aspirante mago a Torino; Babbo Natale insieme a Gesù bambino, befana e Re Magi alle prese con l’organizzazione 2.0 della distribuzione dei regali; tre persone uccise, vittime delle proprie ossessioni; una custode di memorie perdute; nonni birichini e il Cpr di corso Brunelleschi;
adolescenti inquiete in una società futura tutta al femminile; un bangladese laureato scagliato nel
tempo e nello spazio nel quartiere di Vanchiglia; un pensionato malinconico in una Torino futura;
un Krampus (figura della mitologia).
Trovo particolarmente significativa l’immagine di copertina, con la casa dei draghi ed il cappello di Babbo Natale…
L’immagine di copertina è stata ideata dall’editrice, Silvia Ramasso, e realizzata dalla grafica
Giovanna Binello. Il drago non compare in nessuno dei racconti, ma proprio per questo rappresenta
una perfetta sintesi dello spirito dell’antologia. Gli unghioni e le fauci incutono timore, ma se si guarda bene in realtà sembra sorridere mentre il cappellino natalizio ci riporta alla festa, a una suggestione di domesticazione della ferocia. Quindi ci si spaventa, si ride, ci si commuove e ci si stupisce. È la fantasia e la penna immaginifica degli autori che creano la magia. Un Natale…
fantastico, appunto!
I racconti sono di Rinaldo Ambrosia, Giovanni Casalegno, Loredana Cella, Ernesto Chiabotto, Luigi Colasuonno, Antonio Graziosi, Monica Ippoliti, Federico Jahier, Riccardo Marchina, Giuseppe Milano, Carla Negro, Francesco Oriolo, Mauro Poma, Luisa Ramasso, Nella Re Rebaudengo, Caterina Schiavon, Teodora Trevisan.
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