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Perchè Askatasuna è stato sgomberato proprio il 18 dicembre
La data scelta per lo sgombero di Askatasuna ha a che vedere con la strage di Torino?

TORINO – Sullo sgombero del centro sociale Askatasuna e sulle modalità utilizzate dalla polizia per effettuarlo è già stato detto parecchio, un po’ da tutti. C’è però un aspetto che ancora non è stato approfondito: perchè per lo sgombero di Askatasuna è stata scelta la data del 18 dicembre?
Mentre oggi Torino è militarizzata in attesa della grande manifestazione che potrebbe coinvolgere migliaia di persone, proviamo a fare una riflessione sulla data scelta per lo sgombero, che non è una data qualunque.
Il 18 dicembre 1922 la strage di Torino
Il 18 dicembre è una data importante per Torino, tanto da essere ricordata come la strage di Torino. In città c’è una piazza che porta quel nome, piazza XVIII dicembre, proprio in ricordo di quegli eventi tragici e violenti.
La scintilla decisiva per i fatti del 18 dicembre 1922 scoccò nella notte tra il 17 e il 18 in barriera di Nizza, dove una sparatoria tra squadristi e un militante comunista ferito a una gamba provocò la morte di due giovani fascisti. Questo episodio fu preso come scusa dai capi fascisti per una vendetta senza precedenti.
Il 18 dicembre, all’alba, scene di violenza incontrollata si abbatterono su Torino. Le squadre d’azione fasciste, guidate dal comandante locale Piero Brandimarte, irruppero per le strade della città e, in particolare, nei quartieri operai, con un solo obiettivo: colpire chiunque fosse sospettato di antifascismo o riconducibile al movimento operaio. 11 persone vennero uccise.
Una data scelta volontariamente o una coincidenza?
Ora è evidente che una tale coincidenza di date tra la strage di Torino e lo sgombero di Askatasuna fa pensare e mette i brividi. Le accuse alla polizia di utilizzare metodi fascisti, le accuse al governo di non rinnegare il passato del principale partito che lo compone, trovano in questa coincidenza di date una sponda molto preoccupante.
La domanda è: chi ha scelto quella data sapeva cosa il 18 dicembre rappresenta per Torino? Il ministro Piantedosi, quando ha dato l’ok all’operazione, sapeva della coincidenza di date? Il poliziotto che ha strappato dalla finestra di Askatasuna l’immagine di Dante di Nanni, medaglia d’oro per la Resistenza, sapeva che il 18 dicembre è l’anniversario della strage di Torino?
Ovviamente non abbiamo risposte a queste domande e probabilmente non le avremo mai. Ci sembrava però il caso di sollevare la questione per cercare di capire la strada che questo Paese sta intraprendendo.
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