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CronacaTorino

In Barriera di Milano a Torino ci sono stati tre accoltellamenti in due giorni

La terza vittima è un uomo rimasto ferito ad un braccio in via Martorelli, all’angolo con via Desana, ancora una volta per rapina

Gabriele Farina

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TORINO – La situazione in Barriera di Milano negli ultimi giorni ha decisamente superato ogni limite accettabile. Dopo l’accoltellamento mortale di Mamoud Diane e quello per rapina di sabato, c’è stata una terza aggressione con lama nella serata di domenica.

La terza vittima è un uomo rimasto ferito ad un braccio in via Martorelli, all’angolo con via Desana, ancora una volta per rapina. L’uomo, 47 anni, è stato accompagnato al pronto soccorso del Giovanni Bosco dalla polizia.

Le polemiche sulla gestione del quartiere sono vive da anni. Cittadini e associazioni denunciano come l’intera zona sia ormai in mano completamente agli spacciatori e la cronaca ci dice che risse e violenze, solitamente tra gruppi rivali, sono all’ordine del giorno.

Inutile pare essere stata la decisione di presenziare l’area in orario diurni con i militari. Nelle ultime ore il sindaco di Torino Stefano Lorusso ha chiesto un maggiore impegno da parte delle forze dell’ordine.

“Noi possiamo fare di tutto – ha detto in Aula il sindaco – per la rigenerazione urbana, ma questo lavoro rischia di essere insufficiente se non è accompagnato dal contrasto allo spaccio di droghe da parte delle forze dell’ordine: occorre intensificare i controlli. Il Comitato per la Sicurezza è la sede dove affrontare queste questioni”.

“Sono preoccupato – ha poi aggiunto – della situazione che si sta verificando, per l’efferatezza degli episodi che evidenziano come i problemi siano ascrivibili alla presenza di gang nella zona”. Il sindaco ha ribadito di essere a disposizione del “Ministero dell’Interno, del Prefetto e del Questore: contrastare la criminalità e lo spaccio è compito dello Stato, non del Comune. Il consumo di crack sta producendo danni a molte persone, di cui moltissimi giovani”.

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