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Cultura

Caparezza, l’eretico rap nel paese di Malinconia

Davide Mazzocco

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“Non voglio essere capito. Voglio essere, capito?” così canta Caparezza in Ti sorrido mentre affogo. Potere delle virgole. Ma a riprova di quanto i suoi messaggi arrivino a destinazione c’è il sold out di giovedì 14 aprile al Teatro della Concordia di Venaria per la tappa torinese del tour in cui l’irriverente cantante pugliese presenta il suo album Il sogno eretico. È dai tempi di Fuori dal tunnel che Caparezza si fa portavoce di una controcultura giovanile capace di mettere in discussione con intelligenza società, costumi, comportamenti e fanatismi, siano essi religiosi o ideologici. Un’eresia che questa volta trova esplicita affermazione nel titolo del suo ultimo lavoro. Nel singolo Goodbye malinconia (in coppia con Tony Hadley, leader degli storici Spandau Ballet) che ne ha anticipato di qualche settimana l’uscita consiglia ai cervelli migliori la fuga dal grigiore da questo paese malinconico. Una canzone che il Ministro per l’attuazione per il programma non ha affatto gradito: “Sono offeso dai giudizi offerti da Caparezza nel suo ultimo singolo, giudizi che l’Italia e Milano non meritano. E non trovo lecito infangare l’immagine del proprio paese” ha dichiarato Gianfranco Rotondi. Ipse dixit. Tant’è. D’altronde c’è passato anche Roberto Saviano, reo, secondo un ben più celebre accusatore, di gettare fango sul proprio paese parlando di camorra. In un libro, va aggiunto, che ha arricchito non poco le casse della casa editrice di proprietà della famiglia del ben più celebre accusatore.

E nel sogno eretico di Caparezza non poteva mancare una canzone dedicata al Presidente del Consiglio, un reggae vecchia maniera dal titolo Legalize the premier che ricorda le sonorità degli anni Novanta, quelli del fiorire dell’italico reggae (Pitura Freska, Africa Unite, ecc…) e della discesa in campo… Ai ritornelli ariosi che chiedono sia legalizzato il premier si alternano caustiche richieste di tagliare i nastri, non quelli delle cerimonie ufficiali ma “delle intercettazioni per i grandi appalti”. Il riccioluto rapper sottolinea, poi, come “ogni capo deve avere un capo d’imputazione”. A fare da contraltare all’amarezza del presente ci sono le figure di grandi eretici come Savonarola, Giovanna d’Arco e Galileo Galilei che hanno pagato a caro prezzo la loro autonomia di pensiero e il loro stare fuori dal gregge. Chi non è riuscito ad acciuffare il biglietto per lo show del Teatro della Concordia non si scoraggi, il tour di Caparezza prevede due date piemontesi nel mese di maggio: al Festival Tavagnasco Rock di Tavagnasco (To) sabato 7 e al Festival Collisioni di Novello (Cn) venerdì 27.

 

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