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Economia

Marchionne è pronto a rilevare la quota canadese di Chrysler. In Usa pronta opzione call

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Fiat è pronta a rilevare l’1,7% di Chrysler controllato dal governo del Canada. Lo ha ribadito personalmente al ministro delle Finanze canadese, Jim Flaherty (nella foto), l’amministratore delegato del Lingotto e della casa di Detroit, Sergio Marchionne, durante un incontro a Ottawa. Poichè Fiat non possiede un’opzione d’acquisto sulla quota di Chrysler in mano al governo del Canada “tutto dipende dalla loro discrezionalita’”, ha poi precisato l’ad.

“Non abbiamo mai pensato che il governo del Canada debba essere nel business dell’auto e allo stesso tempo dobbiamo puntare a creare valore per i contribuenti canadesi – ha sottolineato Flaherty in una nota- quindi prenderemo in considerazione ciò che ci sarà proposto tenendo fermi questi due principi”. Il ministro delle Finanze canadese si è comunque congratulato con Marchionne per la restituzione, lo scorso 24 maggio, del prestito concesso nel 2008 per scongiurare il fallimento della casa di Detroit. “Il ritorno per i contribuenti non va misurato solo in termini monetari ma anche in termini di investimenti e di posti di lavoro”, ha affermato Flaherty riferendosi al fatto che il recupero del “contante” non è stato integrale, “ma solo – ha aggiunto – perchè là eravamo in presenza di una bancarotta”.

LA QUOTA AMERICANA. Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, Fiat potrebbe esercitare l’opzione sull’acquisto del 6% di Chrysler controllato dal Tesoro Usa nei prossimi giorni, prima della visita di Obama nell’impianto di Detroit in calendario per venerdì 3 giugno. L’esercizio dell’opzione “call” porterebbe la quota Fiat al 52% di Chrysler. Il Lingotto possiede inoltre l’opzione per rilevare il 45,7% di Chyrsler controllata dal fondo del sindacato a stelle e strisce United Auto Workers.

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