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Alessandria

Ecco le motivazioni della condanna a 4 anni per l’on. Grassano: mai lavorato per la Vega

Redazione Quotidiano Piemontese

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Per il giudice Antonio Marozzo, che il 26 marzo aveva condannato l’onorevole Maurizio Grassano (nella foto) a 4 anni di reclusione (di cui uno condonato) per truffa ai danni del Comune di Alessandria, l’ex presidente del consiglio comunale (leghista, all’epoca e subentrato in parlamento come primo dei non eletti per la Lega, quando Cota si è dimesso per fare il presidente della Regione; poi Responsabile; oggi Pdl) non ha mai lavorato alla Vega srl di Novi. Il parlamentare era stato condannato per il periodo in cui, da presidente del consiglio, aveva percepito emolumenti consistenti e, con lui, anche il titolare della ditta, Cavanna, perché gli impegni di amministratore avrebbero privato la Vega del suo operato. Vega che, come è stato accertato, aveva un unico dipendente, il Grassano stesso. Il giudice Marozzo ha depositato le motivazioni, che non convincono l’avvocato del parlamentare, Giuseppe Lanzavecchia. “Molti testi hanno raccontato una situazione diversa. Leggeremo bene le motivazioni per costruire l’appello, a settembre”. Grassano e Cavanna sono stati condannati a pagare anche 850mila euro al Comune.

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