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Mirafiori, riapertura lampo: giovedì nuovo stop. Cassa integrazione dal 13 febbraio

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Nel giorno della riapertura dello stabilimento di Mirafiori (breve, in realtà: chiuderà nuovamente giovedì 19), il Lingotto ha annunciato un nuovo periodo di cassa integrazione per la fabbrica torinese, dal 13 febbraio al primo aprile. Lo stop interesserà tutti, impiegati (453) e operai (4868). ”La causa di tali sospensioni – ha comunicato l’azienda ai sindacati – è la necessità di adeguare i flussi produttivi dello stabilimento alla riduzione dei volumi, in conseguenza dell’andamento del mercato auto”. E mentre nell’indotto crescono le ansie e i timori per il futuro dello stabilimento, arrivano notizie altalenanti sul fronte vendite.

Se da un lato la Panda, nel segmento A in Europa, con il 15,7% di quota risulta l’auto più venduta (alle sue spalle c’è un’altra creatura Fiat, la 500), le immatricolazioni nel vecchio continente sono in continuo calo: il gruppo italiano, a dicembre, ha segnato un ribasso del 15,6% a 61.339 veicoli e la sua quota di mercato è scesa al 6,2% dal 6,9% del dicembre 2010 e dal 6,3% di novembre 2011. Nel 2011 la casa guidata da Sergio Marchionne ha perso il 12%, con una quota del 7% dal 7,8% dell’anno precedente. I migliori restano sempre i tedeschi della Volkswagen con una quota di mercato in rialzo al 23,3% da 20,1% a dicembre e al 23,3 dal 21,3 nel 2011, mentre in netto calo risultano anche i francesi (corteggiati dall’ad italocanadese) di Psa-Peugeot: -18,5% a dicembre e -8,8% nell’anno con quote a 11,3% e al 12,4% (dal 13,4% del 2010).

Il Lingotto nel 2011 è comunque cresciuto del 3,6% in Germania (quota al 3,1%), ma in un mercato che ha segnato +8,8%: “L’arrivo della nuova Panda (già ordinabile in Italia, Spagna, Olanda, Belgio e presto nel resto dell’Europa) contribuirà a far proseguire il successo di questo modello”, ha fatto sapere la Fiat in un comunicato. Lunedì Sergio Marchionne ha ricordato noltre come entro la fine dell’anno l’integrazione industriale tra Fiat e Chrysler salirà dall’attuale 20% al 50%, “grazie alla crescente sovrapposizione del management, delle piattaforme e degli acquisti”.

PROGETTI FUTURI. Secondo quanto riportato dal quotidiano turco Vatan, Fiat sarebbe pronta a dare il suo supporto al governo di Istanbul per la realizzazione di una nuova vettura made in Turchia. Lunedì il Lingotto ha inoltre illustrato al sindaco di Roma Gianni Alemanno – insieme alla romana Acea – il memorandum d’intesa relativo allo sviluppo di un progetto pilota sulla mobilità elettrica nella Capitale.

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