Alessandria
Eternit, reso pubblico il testo dell’offerta. Giovedì 26 gennaio incontro decisivo a Roma
Nel testo che accompagna l’offerta l’avvocato Dagna precisa di aver “esposto quindi l’opportunità di modificare ulteriormente alcuni passaggi della lettera di trasmissione dell’articolo, di prevedere la costituzione di un fondo patrimoniale da destinare alla ricerca medica, nonché di considerare l’esistenza di problematiche del territorio di cui Casale è capofila” e di avere rinnovato “al Collega la richiesta di limitare la denuncia del Comune alla sola revoca della costituzione di parte civile nel processo in atto”. Niente da fare: i legali della Eternit hanno risposto come l’offerta sia, allo stato attuale, “non più emendabile”.
Il sindaco Demezzi, pur ribadendo di voler “privilegiare il percorso istituzionale”, ha confermato di non avere ancora firmato nulla. Decisivo sarà l’incontro di giovedì prossimo a Roma con i ministri della Salute, dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, la Regione e le associazioni dei cittadini. Già perché dopo l’incontro di Alessandria del 1° gennaio con il ministro della Salute Renato Balduzzi il clima in consiglio comunale è cambiato: la Lega è intervenuta chiedendo una profonda riflessione sul da farsi viste le forti proteste sollevate dall’accettazione dell’offerta e l’intervento (per la prima volta dall’inizio del processo) del Governo. Ancora cinque giorni, dunque, per sapere se Casale Monferrato accetterà la cosiddetta “offerta del diavolo” o se sceglierà di proseguire – coerentemente con quanto ha fatto per 32 dei 34 mesi del processo Eternit – al fianco dei propri cittadini.
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