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Guide Bogianen, un modo nuovo per scoprire Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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guide bogianen torinoDa vedere c’è la Mole, le piazze del centro, Superga, la Gran Madre. Poi, però, esistono “altre” Torino che i turisti appena arrivati da Mosca, Berlino o Parigi neanche si immaginano e che forse nemmeno i pigri torinesi conoscono bene. Qualcuno però ha tutta l’intenzione di far crollare dei luoghi comuni e di far conoscere al mondo dei luoghi che invece di comune hanno ben poco: sono Fabio e Francesca, le guide Bogianen.

Guide patentate dalla Provincia già dal 2009 i due ragazzi, lui 35 anni, lei 32, vivono il boom turistico di Olimpiadi, ostensione Sindone e centocinquantenario del Regno d’Italia. Torino torna sui radar dei tour operator e, piano piano, senza troppi proclami in pieno stile sabaudo, i visitatori tornano a popolare le strade della nostra città dopo anni difficili. Nell’agosto 2012 Fabio e Francesca decidono di mettere in comune le loro esperienze nel settore e creare qualcosa di diverso:

La proposta turistica a Torino era ed è ampia – ci spiega Fabio – esistono tante offerte diverse per rileggere la città sotto punti di vista nuovi, ma noi abbiamo voluto reinterpretare il tutto e trovare nuovi spunti che andassero bene sia per i turisti che vengono da fuori, sia per gli stessi torinesi.

Nascono quindi i tour delle guide Bogianen, percorsi che affiancano ai luoghi storici e classici, altri meno conosciuti, ma ugualmente ricchi di significato. Fabio e Francesca lavorano quasi sempre in coppia, proponendo tour in doppia voce anche per gruppi piccoli, in modo da regalare un’esperienza più dinamica, meno “scolastica” e un rapporto con i turisti più intimo e piacevole.

Vogliamo sbalordire chi crede di sapere tutto perchè Torino ha talmente tante realtà diverse al proprio interno che ad ogni angolo c’è potenzialmente qualcosa da scoprire. Quello dei “bogianen” è un falso mito che tentiamo di smascherare. In quella parola si nasconde anche un’accezione positiva e con la presunta immobilità si maschera una profonda convinzione nelle proprie idee. Ecco, quello che vorremmo fare noi è quello di far muovere i torinesi, ma con un obiettivo ben chiaro in testa: riscoprire la nostra città.

Da questa mission è nato, per esempio, il “Progetto Guide Urbane”, un’iniziativa che, come ci racconta Fabio, vuole portare l’attenzione sull’area urbana che va oltre il centro storico:

Torino ha tanti “centri”, tanti luoghi diversi e interessanti anche in periferia. Pensate al Lingotto, simbolo e centro della Torino post-industriale in trasformazione. O al quartiere Spina 3 che racchiude l’eredità Olimpica o invece a Borgodora, una zona confinante con il salotto buono di Torino, ma che ha una sua peculiarità con i mercati, le botteghe artigianali, un mix di culture intrecciate. Spesso quando si vive la propria quotidinianità non si conoscono quartieri anche confinanti al proprio che vale la pena di scoprire.

I tour proposti dalle guide Bogianen sono talmente tanti che…c’è da perdersi. Fissati d’abitudine nei weekend, seguono percorsi molto diversi tra loro: si va dalla zona del Balon (con cui le guide hanno messo in piedi una collaborazione per dimostrare che anche in certe zone con cattiva fama si può passeggiare tranquilli di giorno e di notte) alla riscoperta dell’Arsenale, da due passi lungo la Dora ad un weekend diviso a metà tra “Le vie dei Tarocchi” e la “Torino ferita”, itinerario sulle tracce indelebili della Seconda Guerra mondiale.
E tra tanti angoli nascosti all’ombra della Mole non è facile orientarsi, come non lo è nemmeno sopravvivere in tempo di crisi:

La sopravvivenza è difficile, ma il progetto Bogianen è la nostra, mia e di Francesca, principale occupazione, siamo professionisti e lo facciamo come tali. Studiamo, frequentiamo corsi d’aggiornamento e non improvvisiamo nulla. Stiamo remando tantissimo, ma il porto è ancora lontano. Quello che ci ripaga della fatica è la soddisfazione di incontrare a Paratissima una signora che, a distanza di un anno, rifà il tuor con noi perchè le era piaciuto troppo!

Per concludere questo viaggio che, speriamo, possa essere di ispirazione nel contattare Fabio e Francesca (torinobogianen@yahoo.it – tel. +39 329.5875825?), vi lasciamo con i 5 posti che un torinese ed un turista dovrebbe sempre e comunque visitare quando arriva sulle sponde piemontesi del Po:

  1. Il Balon edl il Gran Balon, perchè capire cosa succede veramente in un mercato è un’esperienza unica
  2. Il Lingotto, simbolo di un processo di trasformazione dal passato al futuro
  3. Villa della Regina, monumento alla storia sabauda, ma scrigno di itinerari collinari da non perdere
  4. Novalesa, un villaggio alpino che è un patrimonio della nostra storia, senza dimenticare la bellissima abbazia
  5. Uno qualsiasi dei tanti laboratori artigianali che producono il cioccolato. Suonate i campanelli, bussate alle loro porte e chiedete se è possibile fare una visita, non ve ne pentirete!

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