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CronacaTorino

Consigliera regionale, neo mamma, fa slittare le sedute perchè non può allattare in aula

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nella sede del parlamento europeo di Strasburgo, e in molti paesi nel mondo, non c’è nulla di strano se una mamma allatta il proprio figlio. In Italia è diverso: in aula, durante un consiglio, è proibito portare i neonati. Così Valentina Caputo, consigliere regionale del Pd, deve uscire dall’aula ogni volta che il suo bimbo di tre mesi ha bisogno della poppata. Conseguenza: sedute a singhiozzo e prolungate. Non il miglior modo di lavorare. Ma la Caputo si deve organizzare così: la maternità non ce l’ha e allattare in aula non è consentito.

A Strasburgo le eurodeputate con i neonati possono stare in aula, partecipare a dibattito e votazioni e tutto avviene senza problemi. A Parigi c’è un nido sia all’Eliseo sia all’Assemblée National. Ma a Roma, invece, le mamme non possono portare i bimbi in aula. A Palazzo Lascaris il problema in realtà non si era mai posto perché nella storia dell’ente è solo la seconda volta che una consigliera diventa madre durante la legislatura. Nelle regole dell’Aula in realtà di neonati non si parla e l’articolo 62 si limita a imporre ai consiglieri di tenere “un comportamento atto a garantire il corretto svolgimento delle stesse”. Lo stesso Chiamparino ha detto che le regole andrebbero cambiate.

 

 

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