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L’algoritmo era sbagliato: da 10 anni i pendolari della Torino-Milano pagano 33 euro più del dovuto

Redazione Quotidiano Piemontese

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I pendolari che viaggiano in treno fra Torino e Milano stanno pagando l’abbonamento mensile, in seconda classe, 33 euro più di quanto sarebbe in realtà dovuto. E in altre parti d’Italia va anche peggio: per chi si sposta tra Milano e Genova la tariffa spesa ingiustamente è di 38 euro. Colpa di un algoritmo sbagliato che ha portato a questo errore macroscopico dal 2007 ad oggi, cioè da 10 anni: gli utenti si sono ritrovati a pagare, per gli abbonamenti sovraregionali, prezzi superiori al dovuto anche del 33%.

L’errore è stato riconosciuto da Trenitalia, che però spiega di non esserne responsabile (“E’ colpa delle Regioni, che non l’hanno aggiornato”) e ha siglato un accordo con Assoutenti – l’associazione che riunisce le associazioni dei pendolari – per portare il problema al tavolo della Conferenza delle Regioni e Provincie autonome entro febbraio, così da raggiungere il riallineamento tariffario “rispetto ai maggiori oneri fatti pagare agli abbonati in questi ultimi anni, così da garantire equità e giusto trattamento ai pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio”.

In pratica, l’agoritmo – la formula per il calcolo delle tariffe –  non ha mai considerato con esattezza la progressione dell’abbattimento tariffario inversamente proporzionale ai chilometri percorsi: in teoria, più chilometri si percorrono e maggiore dovrebbe essere il vantaggio. Ma così non è stato. Vedremo nelle prossime settimane come si porrà rimedio a questa ingiustizia decennale.

 

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