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Spettacolo

Subsonica 8 al Pala Alpitour

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la data zero ad Ancona e i concerti a Bologna e Padova, i Subsonica sono tornati a casa, nella loro Torino, con due concerti, visto che replicheranno stasera. C’era grande attesa per il nuovo Tour “8”, un concerto in cui si univano i nuovi lavori della band, comunque evolutasi in questi vent’anni e i loro grandi classici. Palco tecnologico ma anche minimal, grandi schermi orientati verso il pubblico che accompagnavano con visual e immagini della band il concerto, pedane con gli artisti che si muovevano avanti ed indietro, tutto molto in stile Subs.

Suonano quasi tutto il nuovo album 8, “Bottiglie rotte”, che apre il concerto dopo l’intro, poi “Jolly Roger”, “Punto critico”, “L’incubo (feat. Willie Peyote)”, “Fenice”, “Respirare”, “Le onde”, in un sapiente crescendo, come nel loro stile.

In mezzo ci sono le loro hits alcune ormai internazionali, tra cui “Nuova Ossessione” e “Liberi Tutti” prima dell’ultimo cambio palco.
E’ qui che entra in scena Willie Peyote, altra stella della musica torinese, legato ai Subsonica, tanto da produrre pezzi con loro e salire sul palco per “L’incubo” e la sua, “I Cani”, accolta dal pubblico con una grande ovazione.
A questo punto il concerto decolla fino all’atterraggio che sfiora le tre ore di durata, in cui tra nuvole rapide nei cieli di Torino, tra odori e abitudini, si pensa a tutti gli sbagli compiuti e alle strade percorse.

Non si sono risparmiati i nostri quattro più uno, ricordando anche Carlo Rossi, amico e collaboratore della band, dopo vent’anni, mantengono intatta la voglia di suonare e gridare: “Su ‘ste mani Torino”. Stasera si replica.

Foto e report Paolo Pavan/QP

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