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Emergenza Coronavirus, il punto della Protezione Civile – conferenza stampa 13 marzo 2020 ore 18.00: 250 nuovi decessi. 14.955 malati, più 2.116 di ieri

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Ecco la diretta della Conferenza stampa del 13 marzo 2020 delle 18.00 sulla situazione  Coronavirus della protezione civile. I  pazienti positivi da coronavirus in Italia sono 14.955, 2.116 di più rispetto a ieri mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 17.660.

I nuovi decessi sono 250 per un totale di 1.266. I guariti e dimessi sono 1.439 Totali (+181 rispetto a ieri).

I dati confermano che i soggetti più a rischio sono le persone anziane e molto anziane con un quadro clinico già compromesso da altre patologie su cui si è aggiunto il Covid-19. Anche nel caso della fascia under 40, i decessi da coronavirus avvengono in pazienti con altre patologie, ad esempio quelle oncologiche.

Le previsioni per ora non sono rosee. I dati fanno pensare a un aumento nei prossimi giorni dei positivi perché il tempo di incubazione del  nuovo coronavirus si aggira intorno ai 4-7 giorni in media e fra qualche giorno le persone che si sono affollate in montagna, al mare o nei locali inizieranno a manifestare i primi sintomi. Questa comunque rimane un’ipotesi e la speranza è che venga smentita.

Il coordinamento con le altre protezioni civili dei Paesi vicini all’Italia è possibile grazie al Meccanismo Europeo di Protezione Civile considerata la natura contagiosa di questa calamità, ma per ora non si è ancora mosso in questo senso. Maggiore condivisione si è vista con la Cina, nazione da cui è iniziato il tutto, che proprio per questo motivo ha il vantaggio dell’esperienza. Dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti sono stati donati da associazioni cinesi e un team di medici e infermieri che hanno lavorato in prima linea per combattere la Sars-Covid-2 è arrivato in Italia per dare una mano.

Proprio perché alcuni protocolli sperimentali adottati in Cina prevedevano l’uso di tocilizumab, un farmaco biologico usato per l’artrite reumatoide, anche qui in Italia è stato adottato da alcuni ospedali per ridurre i sintomi da Covid-19. Il suo meccanismo d’azione razionalmente è utile anche in questa patologia respiratoria, ma il professor Brusaferro, commissario dell’ISS, spiega che occorre un trial prima di dare indicazione per la malattia da nuovo coronavirus, uno studio clinico su un numero significativo di pazienti. Intanto, la Roche, casa farmaceutica che produce il tocilizumab, annuncia che il proprio farmaco sarà reso disponibile gratuitamente.

https://www.facebook.com/DPCgov/videos/231151978285308/

https://www.youtube.com/watch?v=jy_arbNKcww

 

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