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Economia

Secondo un’indagine Epat ad un mese dalla riapertura, il bilancio del commercio per Torino e provincia è molto negativo

Vincenzo Spinello

Pubblicato

4 anni fa

il

Secondo un’indagine svolta da Epat su un campione di 500 attività di Torino e provincia, il bilancio ad un mese dalla riapertura è altamente negativo. Tra le cause maggiori si possono riscontrare la mancanza di turismo e il lavoro da casa per moltissimi dipendenti.

Per l’80% dei pubblici esercizi si è registrato un trend di ricavi inferiore alla metà e per il 37% la riduzione raggiunge il 70%., metà dei locali sta ancora praticando l’asporto, mentre solo il 33% continua con il delivery per il quale si scontano difficoltà logistiche, costi delle piattaforme e vincoli igienico sanitari. Si attesta al 5% la percentuale dei locali che non hanno riaperto, ma ci sono fenomeni di ‘chiusura di ritorno’ con locali che hanno provato ad aprire per poi richiudere, mentre quasi tutti i chiusi proveranno ad aprire tra luglio e settembre.
Il dubbio di non poter rimanere a organico è quello che più preoccupa i titolari pieno e l’auspicio è che la cassa integrazione utilizzata dal 75% delle imprese continui fino a fine anno. Il 75% inoltre teme fortemente il ritorno del virus in autunno.

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