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Cronaca

Presidio dei No Tav davanti al Tribunale di Sorveglianza a Torino

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Più di un centinaio di No Tav si sono raccolti a Torino in corso Novara, nelle vicinanze del tribunale di sorveglianza, sabato 10 ottobre, per un presidio di protesta contro quella che viene definita “repressione poliziesca e giudiziaria” nei confronti degli attivisti. Tutti i partecipanti hanno indossato la mascherina. Sul posto sono presenti le forze dell’ordine. “Sono più di noi – ha detto una speaker al megafono – e questo dà la misura di cosa significa essere No Tav in questo momento. Ci sono centinaia e centinaia di divise mobilitate, e ci sono tentativi di accomunare il dissenso al terrorismo. Basta che compaia un volantino qualsiasi e subito Askatasuna (centro sociale vicino al movimento – ndr) diventa responsabile anche se non lo è”.
“Questa mattina – scrive Askatasuna – un ingente spiegamento di forze dell’ordine ha impedito ai No Tav di raggiungere il Tribunale di Sorveglianza di Torino, luogo in cui era prevista un’iniziativa per denunciare pubblicamente la vicenda che vede coinvolti diversi militanti del Movimento.
Ciò non ha fermato i No Tav, che, con determinazione, sono riusciti a posizionarsi a pochi metri dal Tribunale, dando vita ad un presidio in cui gli interventi al microfono e i volantini distribuiti ai passanti, hanno posto l’attenzione sull’assurda vicenda che vede coinvolta Dana, in carcere dal 17 di settembre con la sola colpa di essersi fatta portavoce delle ragioni del Movimento”.

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