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Ambiente

Piano antismog, le proposte di Confagricoltura alla Regione Piemonte

Vincenzo Spinello

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Per l’agricoltura il piano antismog varato venerdì scorso, 26 febbraio, dalla Giunta regionale prevede il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Inoltre vige il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina dal 15 settembre al 15 aprile.

Il provvedimento, secondo Confagricoltura non tiene conto in modo adeguato di alcuni dati fondamentali: per esempio la concimazione con letame dei prati in primavera è una pratica agronomica non solo consigliata, ma raccomandata per quanto riguarda le coltivazioni biologiche, mentre un altro elemento basilare, evidenziano i tecnici di Confagricoltura Piemonte, è che questo è il periodo migliore per effettuare le concimazioni azotate con concimi minerali che non possono essere interrati sui seminativi condotti a orzo e grano.
In base ai modelli previsionali in ambito meteorologico elaborati tra l’altro da Arpa Piemonte, sottolineano ancora i tecnici di Confagricoltura, è possibile individuare con buona attendibilità quale sarà l’evoluzione del tempo e, di conseguenza potrebbe essere possibile consentire, in prossimità di eventi piovosi, la distribuzione controllata di concimi minerali che verrebbero immediatamente assorbiti dal terreno, senza arrecare danno all’ambiente.

I nostri collaboratori, dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, in questi giorni hanno lavorato per mettere a punto una serie di argomentazioni tecniche per la Regione Piemonte affinché l’ente, se lo riterrà opportuno come auspichiamo, possa chiarire in modo preciso tutte le operazioni che gli agricoltori potranno effettuare rispettando la filosofia di fondo e la sostanza del provvedimento, senza arrecare danno all’ambiente e al tempo stesso senza mettere a repentaglio la possibilità di produrre. Siamo impegnati quotidianamente in prima linea per la sostenibilità ambientale, conclude Allasia, ma si deve tenere conto che senza la pratica dell’agricoltura il nostro ambiente non può sopravvivere e le imprese non possono continuare a operare”.

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