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Cronaca

Operaio morì dopo la puntura di un insetto, il titolare assolto in Appello a Torino

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La Corte di Appello di Torino ha assolto l’imprenditore Claudio Surra, difeso dall’avvocato Stefano Campanello, dall’accusa di omicidio colposo cancellando la sentenza con cui il Tribunale di Ivrea, nel 2018, lo condannò a un anno di reclusione.

Un’operaio di Surra, Davide Zangara, 44 anni, era impegnato, il 20 giugno 2014, nella sostituzione di una delle lampadine dell’impianto di illuminazione pubblica a Brozolo quando venne punto da una vespa. Morì per le conseguenze di uno choc anafilattico.

Fra gli elementi contestati al responsabile dell’azienda, c’era la mancata valutazione del rischio, con la conseguente inosservanza dell’obbligo di fornire al lavoratore informazioni e strumenti di protezione personale.

“Ma la puntura di un insetto – aveva obiettato l’avvocato Campanello – non può essere considerata uno dei rischi specifici legati alla sostituzione di una lampadina. Il pericolo, semmai, potrebbe sorgere dallo choc anafilattico in un soggetto allergico. Ma nessuna norma obbliga un imprenditore a indagare sulla eventuale presenza di allergie fra i dipendenti. Tanto più che in questo caso nemmeno la vittima era consapevole di essere allergica”.

La Procura Generale aveva chiesto la conferma della condanna ma la Corte d’Appello ha stabilito che il fatto non sussiste

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