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9 tappe e 100km per far incontrare citta e montagne: il primo cammino metromontano della Val Maira arriva domenica a Torino

Vincenzo Spinello

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Con l’arrivo a Torino, al Museo della Montagna, domenica 10 aprile giungerà al termine il primo Cammino metromontano che unisce la Val Maira e il capoluogo piemontese, in un incontro tra città e montagna.
L’ultima tappa del Cammino partirà alle ore 10 da piazza Caduti della Libertà, a Moncalieri. Dopo una camminata di circa 7 chilometri lungo le rive del Po, il gruppo di 150 camminatori – di cui farà parte anche l’assessore Francesco Tresso (Parchi e sponde fluviali) – giungerà al Monte dei Cappuccini alle ore 13, dove sarà accolto dall’assessora Gianna Pentenero (Politiche per l’Area metropolitana e metromontana). Qui i partecipanti potranno accedere gratuitamente al Museo Nazionale della Montagna e salire sulla terrazza panoramica, una location unica che offre una vista affascinante sullo skyline cittadino e sui 400 chilometri di arco alpino che da qui si possono osservare. Riceveranno infine il timbro della Città di Torino che andrà a completare il “quaderno di viaggio” in cui sono state registrate tutte le tappe del percorso.

Il Cammino del Maira è partito il 6 marzo da Dronero, cittadina all’imbocco della valle cuneese. I camminatori si sono dati appuntamento per nove fine settimana consecutivi (con una media di 174 partecipanti a tappa) muniti di scarponcini ai piedi e zaini in spalla, e con spirito di avventura e curiosità hanno percorso 100 chilometri di sentieri attraverso undici comuni, incontrando luoghi spesso sconosciuti che meritano di essere riscoperti. Alle spalle il Monviso e le montagne, di fronte il capoluogo piemontese: un modo per vivere la pianura in modo lento, incontrando scorci e luoghi che solitamente vengono vissuti frettolosamente.
La Compagnia del Buon Cammino e il Centro di Turismo escursionistico di Savigliano, promotori del progetto, hanno voluto sostenere l’uso escursionistico di questi sentieri, in passato utilizzati da agricoltori e pescatori, con l’intento di valorizzare lo splendido habitat che costeggia il fiume Maira. A questo percorso si è aggiunta un’ultima tappa, il collegamento con Torino, per realizzare l’ambizioso progetto del primo Cammino metromontano dalla Val Maira a Torino.

“Come grande appassionato di montagna e come assessore ho accolto in maniera entusiasta l’adesione della Città a questo progetto – ha dichiarato l’assessore Tresso -. Poche città possono vantare itinerari nella natura come Torino, a meno di due chilometri dal centro, come quelli percorribili lungo le aree fluviali, i parchi e la collina torinese; un patrimonio unico da valorizzare e salvaguardare. Grazie a iniziative come questa sono messi in relazione percorsi escursionistici che uniscono diversi ambienti – montagna, pianura e centri urbani – come una nuova opportunità di sviluppo dei territori sotto il profilo naturalistico, turistico e di promozione dell’attività fisica”.

“Il rapporto città-montagna è oggi in fase di ridefinizione se consideriamo le relazioni di tipo economico, sociale e culturale dei territori e delle relative trasformazioni. Per questo, per la prima volta, questa Amministrazione ha creato una delega ad hoc – ha spiegato l’assessora Pentenero – il ruolo della montagna non deve più essere visto come un ‘optional’ della città-macchina, ma sempre più come elemento altro con cui cercare di stabilire un legame positivo. Le tematiche sono tante e complesse: trasporti, scuole, servizi. Una poliedricità di interventi che occorre pensare, ma soprattutto per avere progetti comuni. E il Cammino della Val Maira va in questa direzione”.

Ermanno Bressy, della Compagnia del Buon Cammino, ha aggiunto: “A nome delle Amministrazioni Comunali interessate dal Cammino desidero manifestare l’apprezzamento nei confronti della Città di Torino, degli assessori Tresso e Pentenero. La loro disponibilità e collaborazione dimostrano che la creazione dell’assessorato alle aree metromontane non è solo stato un atto formale, ma rappresenta un’indicazione per collaborazioni future tra città e montagna”.

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