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A Nizza Monferrato in mostra le sculture di pane di Matteo Lucca

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Corpi di donne e uomini creati con il pane. Le originali sculture dell’artista Matteo Lucca saranno in mostra dal 21 maggio al 12 giugno nella terra della Barbera, all’Antica Tenuta Scarpa di Nizza Monferrato (Asti), dove dall’anno scorso arte e vino si alleano per dar vita a un percorso culturale nell’arte contemporanea. «Brotraum», la stanza del pane, è il terzo appuntamento con l’arte proposto dalla cantina nicese dopo le mostre «Calici e Tessuti» e «Convivium». L’inaugurazione è sabato 21 maggio alle 18,30 con una degustazione dei vini Scarpa.

L’allestimento con i corpi di pane scolpiti da Lucca vuole far rinascere il concetto delle Wunderkammer, le stanze delle meraviglie rinascimentali, quegli studioli dove si custodiva l’eccellenza e gli oggetti preziosi da mostrare ai curiosi ospiti. E proprio in comune con quegli oggetti delicati che i corpi di pane esposti ricordano la fragilità di un materiale così semplice ma così importante e indispensabile, da sempre sinonimo di nutrimento per i popoli del mondo.

Un’opera di pane sarà anche esposta a Palazzo Crova, per concessione del Comune di Nizza Monferrato: «Una bella sinergia tra vino, arte e territorio – dice Davide Champion, nuovo Amministratore delegato della cantina – che porteremo avanti anche quest’anno per supportare giovani artisti emergenti. Le esposizioni sono un’opportunità in più per i tanti visitatori e turisti che, in questi mesi, stanno girando sulle nostre colline e cercano un connubio tra cultura ed enogastronomia».

«L’arte è una ricchezza che traina anche pubblici diversi e come Amministrazione siamo felici che se ne senta l’esigenza – aggiunge l’assessore alla Cultura del Comune di Nizza Monferrato Ausilia Quaglia – l’offerta culturale diffusa nel territorio rende più appetibile la nostra bella città e ringraziamo la Cantina Scarpa per il percorso culturale intrapreso».

«Il pane – spiega l’artista Matteo Lucca – è carico di simboli e significati che toccano la vita dell’uomo nella sua storia, nelle tradizioni popolari, nella cultura dei popoli, fino ad arrivare alle tradizioni religiose e spirituali. Così per me usare il pane è un modo per raccontare l’uomo nei suoi diversi aspetti, come corpo e come cammino esistenziale».

«A Cantina Scarpa – commenta il curatore Matteo Chincarini – volevo portare un artista che dialogasse con il prodotto realizzato in questi spazi e quale materiale migliore del pane può dialogare con il vino. Una combinazione in termini laici che descrive un’unione inscindibile presente da sempre nella storia culturale dell’uomo. Matteo Lucca interpreta questo materiale con delicatezza rispettando la sua storia e dandogli nuova vita».

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