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Salute

200.000 euro dalla Fondazione Ricerca Molinette per un progetto sulla sindrome di Richter

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Si è conclusa la prima edizione del Bando lanciato lo scorso settembre da Fondazione Ricerca Molinette Onlus con la selezione da parte del comitato dei revisori italiani e internazionali del progetto presentato da Tiziana Vaisitti, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche che conduce la propria attività di ricerca presso il Molecular Biotechnology Center di Via Nizza. Il progetto si focalizza su un linfoma raro chiamato linfoma di Richter, un tumore del sangue con un’altissima percentuale
di mortalità. Questa leucemia ha caratteristiche simili alle forme di linfoma cronico frequenti nell’anziano e la scoperta di nuovi meccanismi molecolari potrà condurre a nuovi trattamenti, coerentemente con il tema centrale del bando, ovvero la ricerca che possa portare beneficio nelle patologie inevitabilmente associate all’invecchiamento.

“Si tratta di una forma molto aggressiva di cancro che si sviluppa nel 10-12% dei pazienti che sono stati colpiti precedentemente dalla leucemia linfatica cronica”, spiega la professoressa Vaisitti, che si è formata principalmente a Torino, ma ha lavorato anche nel prestigioso centro di ricerca della Weil Cornell Medicine di New York. “Il contributo della Fondazione sarà centrale per aprire a nuove possibilità farmacologiche per i pazienti con Sindrome di Richter, provando a colmare un vuoto clinico significativo”.

I risultati della prima edizione del Bando, sostenuto anche da un contributo di Compagnia di San Paolo e lanciato in partnership con l’Università di Torino e l’A.O.U. Città della Salute, sono stati molto positivi, con un’alta partecipazione di ricercatori appartenenti al polo Molinette, impegnati sia nella ricerca di base traslazionale che nella clinica.

“La qualità delle proposte è stata complessivamente alta – sottolinea Emilio Hirsch, Direttore Scientifico della Fondazione – e questo dimostra quale sia l’impegno profuso dai ricercatori Torinesi nella ricerca sulle malattie tipicamente associate all’invecchiamento, patologie che in una popolazione in cui gli anziani sono sempre di più condizionano la qualità della vita, la tenuta del sistema sanitario e le priorità per il nostro futuro. La speranza è oggi che questo finanziamento possa contribuire allo sviluppo di nuovi famaci e brevetti, per creare concretamente nuove possibilità di cura per i pazienti e, contemporaneamente, generare possibilità di sviluppo industriale con ricadute positive sul territorio”.

La proclamazione del progetto vincitore del primo bando della Fondazione Ricerca Molinette è avvenuta durante l’annuale Cena di Gala della Fondazione, tenutasi nella serata del 24 maggio presso il Circolo degli Ufficiali di Torino, che ha riunito oltre duecento amici e sostenitori della Fondazione, raccogliendo complessivamente circa 25 mila euro che serviranno a finanziare nuovi progetti di eccellenza.

“Siamo davvero grati della straordinaria partecipazione che i nostri sostenitori continuano a garantire ai nostri progetti”, conclude il professor Massimo Segre, Presidente della Fondazione. “È grazie al loro prezioso aiuto se oggi possiamo continuare a investire su progetti e ricercatori d’eccellenza, così come è stato per la dottoressa Tiziana Vaisitti e per il suo lodevole studio sul linfoma di Richter. Il ruolo della ricerca è fondamentale per garantire un futuro migliore alla medicina e all’intera comunità: progetti come questo creano valore per tutti, e siamo felici di poterli premiare”.

Il linfoma di Richter
“L’invecchiamento è associato, da un punto di vista biologico, all’insorgenza di patologie degenerative, che portano a problemi cardiovascolari, neurologici e non ultimo al cancro”, spiega la professoressa Tiziana Vaisitti. “La sindrome di Richter, di cui mi occupo da alcuni anni, è la trasformazione della leucemia linfatica cronica, la leucemia più diffusa nei paesi Occidentali con un’età media all’esordio di 65 anni, in un linfoma aggressivo. La prognosi di questo linfoma è infausta, con una sopravvivenza per i pazienti di pochi mesi. Nonostante le cellule di questa leucemia siano state scoperte dal Prof. Maurice Richter nel 1928, ad oggi le possibilità terapeutiche sono drammaticamente limitate. Pertanto il progetto ha lo scopo di individuare in queste cellule dei meccanismi che possano essere colpiti da farmaci. L’idea innovativa è di capire meglio come bersagliare specificità metaboliche che rendono le cellule di Richter diverse da quelle sane e che potrebbero essere alla base della loro resistenza ai farmaci attualmente disponibili. Questo studio permetterà quindi di conoscere meglio i meccanismi molecolari di malattia, così da definire nuove strategie terapeutiche personalizzate”.

Fondazione Ricerca Molinette: chi siamo
Fondazione Ricerca Molinette è un ente senza scopo di lucro, nato nel 2001 dall’iniziativa congiunta dell’Università degli Studi di Torino e dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Città della Salute e della Scienza”. L’obiettivo della Fondazione è sviluppare la ricerca scientifica all’interno della “Città della Salute e della Scienza” di Torino, collaborando con l’ospedale per migliorare il benessere dei pazienti e la qualità delle cure.

In particolare, la Fondazione si impegna a sostenere la ricerca traslazionale, cioè volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che la Fondazione ha scelto di prediligere sono quindi una sorta di ponte tra la scienza e la medicina, rispondono ad esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere.

In occasione del Suo ventennale, la Fondazione ha istituito il Bando “Ricerca d’eccellenza a Città della Salute e della Scienza”, volto a selezionare e finanziare i migliori progetti di Ricerca realizzati a Torino e relativi all’area delle malattie dell’invecchiamento.

La Fondazione sostiene inoltre l’Ospedale nei suoi bisogni concreti, nel quotidiano e durante le emergenze. Durante l’emergenza Covid-19, grazie alla Campagna “Insieme in Prima Linea” sono stati raccolti e devoluti all’Ospedale Molinette e alla Città della Salute e della Scienza oltre 300.000 €, destinati a dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici e al potenziamento del Laboratorio di Microbiologia e Virologia.

Alla base dei nostri valori c’è l’amore per la nostra città e la consapevolezza di supportare una struttura ospedaliera ed un centro di ricerca all’avanguardia. A ciò si aggiunge il nostro impegno per avvicinare l’ospedale al suo territorio. Ogni progetto che la Fondazione si impegna a sostenere nasce da una reale esigenza e da una particolare attenzione ai bisogni espressi dall’ospedale e dai gruppi di ricerca. Nel più grande rispetto dei donatori, inoltre, ci impegniamo a garantire la massima trasparenza nella gestione e nella destinazione dei fondi raccolti.

Dal 2001 ad oggi sono stati sostenuti oltre 530 ricercatori, per circa 15 milioni di euro erogati e oltre 200 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.

I 24 gruppi di ricerca attualmente attivi coprono i maggiori ambiti della salute umana e rappresentano concretamente il nostro impegno nel cercare cure innovative alle malattie del nostro tempo.

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