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Indebita percezione di contributi per il Covid, sequestrati beni per 670 mila euro ad un commercialista astigiano

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La guardia di finanza di Asti ha confiscato beni per un valore di 670mila euro ad un noto commercialista, condannato per indebita percezione di contributi a fondo perduto Covid e bancarotta fraudolenta. Il denaro confiscato è riconducibile a conti bancari, tre autovetture di lusso, cinque terreni nell’Astigiano e quote societarie.

Le indagini erano iniziate nel 2021 e avevano accertato che l’imputato, nel biennio 2019-2020, aveva acquisito per fini illeciti la carica di amministratore di vari soggetti economici.
In particolare, nella carica di rappresentante legale di due società della provincia di Asti, al fine di conseguire indebitamente i contributi per il Covid 19, per un totale di circa 18.000 euro, aveva tratto in inganno l’Agenzia delle entrate comunicando, per gli anni d’imposta 2019 e 2020, un volume d’affari fittizio, calcolato sulla base di fatture inesistenti. Nella carica di liquidatore di due società astigiane dichiarate fallite nel 2020 dal Tribunale di Asti, l’indagato aveva inoltre dissipato somme pari a quasi 650.000 euro tramite prelievi in contanti dai conti correnti aziendali.

Il Tribunale di Asti, a seguito di un patteggiamento, ha condannato l’uomo a una pena detentiva di 3 anni e 6 mesi e disposto la confisca penale del denaro e beni già sottoposti a sequestro preventivo.

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