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Torino

Primo giorno alla Camera per il consigliere regionale Grimaldi, subito depositate tre proposte di legge

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Il consigliere regionale del Piemonte Marco Grimaldi (Alleanza Verdi Sinistra), tra i deputati di Montecitorio, ha fatto il suo ingresso “da matricola” alla Camera, “armato” di ben tre nuove proposte di legge. Un obiettivo e una sfida per il bene comune che il politico torinese esprime in un lungo post sui social:

Episodio 1: Camera con vista, in alto a sinistra.
“Onorevole, ma lei è una matricola e già tre ce ne porta!? E quando le ha scritte, in treno?”.
Prima di entrare in aula ho depositato le mie prime tre proposte di legge. Ha ragione il funzionario che me le ha protocollate. Come potete immaginare, sono il frutto di tanti chilometri e di tanti treni, delle nostre battaglie e di un lavoro collettivo.
Penso che la Costituzione, su cui giurerò emozionato come un bambino, andrà difesa con una resistenza attiva. Per fare opposizione non basta respingere. Bisogna anticipare, rilanciare e costruire una controegemonia culturale nel Paese.
Sono seduto sul banco che fu di Antonio Gramsci. Mi batte il cuore fortissimo, ma non mi tremano le gambe.

Per questo ho deciso di non presentarmi alla Camera a mani vuote, ma portare subito con me una proposta per vietare il cottimo e regolamentare la gig economy, scritta in questi anni nel corso delle tante vertenze dei fattorini, un intervento che tanti hanno promesso e nessuno realizzato; una per il congedo di paternità obbligatorio di sei mesi e una per i pieni diritti delle famiglie lgbtqia+, sullo stato giuridico dei figli e delle figlie e per l’accesso all’adozione e alla procreazione medicalmente assistita per i single, proposta figlia del lungo e intenso lavoro di Marilena Grassadonia e due associazioni straordinarie come ‘Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali’ e ‘Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+’.

E poi ho immediatamente firmato le proposte già depositate dal compagno e collega Nicola Fratoianni per l’introduzione del salario minimo legale e per la riduzione degli orari di lavoro a parità di salario, un tema su cui ho ricercato, lavorato e mi sono battuto. Sono misure tutt’altro che simboliche, che potrebbero rivoluzionare le vite di tutti e tutte e cambiare la società.
Contro questa destra, decisa a demolire e demonizzare il reddito di cittadinanza, a ridurre anziché aumentare la progressività fiscale, a negare la crisi climatica, a restringere le libertà di molti per preservare i privilegi di alcuni, serviranno tanta pazienza, studio, organizzazione. Tanto lavoro. Dentro il Parlamento e, ancora di più, qui fuori. Non facciamoli crescere. Non lasciateci soli.

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