Seguici su

Piemonte

Ri-Uso, il progetto dell’università di Torino per riutilizzare le attrezzature informatiche dismesse

Avatar

Pubblicato

il

Riciclare e riutilizzare le apparecchiature informatiche per ridare loro una nuova vita. E’ quanto si propone di fare l’Università degli Studi di Torino che, al fine di promuovere la cultura del riciclo e del riutilizzo, ha dato avvio al progetto Ri-Uso del proprio materiale informatico dismesso: alcune apparecchiature informatiche non sono più adeguate all’uso accademico ma sono ancora in grado di soddisfare le necessità di scuole e associazioni.

Allungare la vita delle apparecchiature informatiche offre nuove possibilità di utilizzo a soggetti esterni ed evita di considerare rifiuti dei beni ancora perfettamente funzionanti. Con il progetto Ri-Uso l’Ateneo intende attuare un processo di economia circolare e creare un circolo virtuoso con ricadute positive per la sostenibilità ambientale e sociale.

Il progetto è realizzato dalla Direzione Sistemi Informativi, Portale, E-learning dell’Ateneo, in collaborazione con le Aree Sostenibilità e Patrimonio della Direzione Edilizia e Sostenibilità, il Green Office UniToGO e le Direzioni Bilancio e Contratti, Affari Generali e Patrimonio Culturale e Sicurezza, Logistica e Manutenzione.

Dal 21 novembre al 6 dicembre 2022 è aperta una procedura pubblica di manifestazione d’interesse con cui l’Università di Torino cede, a titolo gratuito, le apparecchiature informatiche dismesse a favore di istituti scolastici pubblici e enti no profit interessati.

Nello speciale  Ri-Uso, gli Enti interessati possono visionare l’Avviso e il Catalogo delle attrezzature informatiche e inoltrare – entro il 6 dicembre 2022 – le richieste all’Ateneo che procederà all’assegnazione delle apparecchiature informatiche a seguito della presentazione da parte degli Enti di proposte di attività o di progetti nel settore dell’istruzione e/o sociale nell’ambito del quale intendono utilizzare i beni ceduti.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *