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Cronaca

Condannato all’ergastolo Luigi Oste che uccise l’autista della Croce Verde Massimo Melis per gelosia

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Luigi Oste, barista 62enne, che stava facendo subire stalking a Patrizia Cataldo con messaggi, chiamate e pedinamenti è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso l’amico della donna, Massimo Melis, 51enne autista della Croce Verde, per gelosia.

Il bar Angelo Azzurro, di cui Oste è titolare, si trova su corso Vercelli vicino all’abitazione della donna e il 62enne, notando che Melis l’ha riaccompagnata a casa la sera del 31 ottobre 2021, ha deciso di vendicarsi, sparandogli alla testa mentre si trovava nella sua auto.

Il corpo di Melis è stato ritrovato il pomeriggio del giorno dopo proprio da Patrizia Cataldo e fin da subito i sospetti sono ricaduti sul barista, che si era sbarazzato del cellulare in un canale, poi ritrovato, ed è stato filmato mentre si recava e tornava da via Gottardo intorno all’ora dell’omicidio oltre al rinvenimento di tracce di polvere da sparo sui suoi vestiti.

Al processo erano presenti come parte civile la mamma Maria Rosaria e la sorella Monica della vittima che si dicono soddisfatte della condanna: “È stato difficile, Massimo è sempre con noi e finalmente giustizia è stata fatta. Sento sempre la sua presenza, anche ora, sono certa che lui ci protegge da lassù”. Per loro c’è anche un risarcimento che difficilmente le ripagherà del caro perduto.

Difeso dall’avvocato Salvo Lo Greco, Luigi Oste ha sempre respinto l’accusa di omicidio e secondo il difensore non ci sono prove “oltre ogni ragionevole dubbio” per la condanna. Ma la corte è di parere contrario.

 

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