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Lear di Grugliasco: 260 esuberi su 420 lavoratori, serve tavolo urgente alla Regione Piemonte

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Aprire un tavolo di crisi con il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, per scongiurare 260 esuberi alla Lear di Grugliasco (Torino) azienda dell’indotto Stellantis con 420 addetti che a maggio terminerà gli ammortizzatori sociali. È la richiesta che Fim, Fiom, Uilm di Torino hanno inviato oggi alla Regione Piemonte dopo l’incontro con l’amministratore delegato della società sulle prospettive dell’azienda.

L’incontro odierno aveva l’obiettivo di capire se la Lear, alla luce del pesante calo produttivo delle vetture Maserati, per le quali lo stabilimento produce i sedili in regime di monocommittenza (Ghibli, Quattroporte, Levante, Gran Cabrio), al di là di accedere ad altri ammortizzatori sociali, fosse in grado di presentare un piano industriale di ripresa che potesse prevedere delle diversificazioni in qualunque direzione.

La posizione dell’azienda, confermata dall’amministratore delegato, è di totale attendismo rispetto alle produzioni che Stellantis allocherà allo stabilimento di Mirafiori rispetto alla gamma premium “full electric”, previste non prima del 2024. In questa fase, non è sicuro che l’azienda possa risultare assegnataria delle commesse. Ricordiamo che proprio la mancata commessa dei sedili per la 500 BEV ha causato l’attuale stato di crisi e il significativo incremento del ricorso agli ammortizzatori sociali.

Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee dei lavoratori, per fare il punto della situazione alla luce dell’incontro odierno e per decidere le iniziative da mettere in campo per salvaguardare il futuro dell’azienda.

Dichiarano il segretario generale della Uilm di Torino, Luigi Paone, e il funzionario Uilm Torino, Antonio Iofrida: “L’unica certezza con cui siamo usciti dall’incontro con l’amministratore delegato di Lear è l’intenzione dell’azienda di tagliare il personale. A maggio si esauriranno tutti gli ammortizzatori sociali utilizzati finora per compensare il calo produttivo, ma è evidente che in mancanza di nuove commesse il futuro dell’azienda è segnato. Per questo chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione Alberto Cirio. Bisogna utilizzare al meglio il tempo che ci rimane da qui a maggio per trovare una soluzione concreta per questi lavoratori e per le loro famiglie. Dobbiamo evitare che chiuda un’altra importante realtà dell’indotto auto di Torino”.

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