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Truffavano gli anziani, arrestata la banda dei finti addetti dell’acquedotto

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I carabinieri del nucleo investigativo di Asti hanno arrestato tre persone accusate di essere autori di almeno sedici truffe ai danni di anziani, con la tecnica del finto addetto dell’acquedotto, tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Si tratta di padre sessantenne, Orlando Laforè, e i due figli trentenni, Bruno e Alessandro Massa, di Carmagnola.

I tre, ritenuti responsabili di fare parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine in abitazione, sono stati presi dopo un’indagine durata diversi mesi con l’aiuto di filmati di videosorveglianza delle telecamere comunali e riconoscimenti fotografici.

La banda a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta modificata e con targa contraffatta, intercettata al campo nomadi di Carmagnola, ha messo a segno numerosi colpi a partire dal 2022. Almeno sedici gli episodi contestati, commessi tra settembre 2022 e gennaio 2023 sul territorio piemontese, lombardo ed emiliano, ma si pensa possano essercene altri.

“Almeno 50mila euro – spiegano, come riporta Ansa, dal comando provinciale di Asti – il bottino dei colpi messi a segno tra denaro e gioielli in oro, in Comuni spesso molto piccoli”. I colpi a Montiglio Monferrato, Castagnole Lanze, Cervasca, Susa e nel Piacentino.

Nel corso delle perquisizioni al campo nomadi, è stata sequestrata anche una Ford Focus, con targa contraffatta, ricetrasmittenti, kit di contraffazioni targhe, spray urticanti. Gli arresti sono stati eseguiti a Carmagnola dai militari astigiani, insieme ai carabinieri di Montiglio Monferrato, del comando di Torino, di Moncalieri, di Villanova d’Asti e di Canelli.

I tre soggetti, su disposizione del gip del tribunale di Asti, sono stati portati in carcere ad Asti.

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