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Cronaca

Valle Susa: perquisizione della Polizia giudiziaria al presidio No Tav dei Mulini

Sembra che la Questura stia cercando materiale per aprire una nuova indagine sulle proteste dello scorso weekend. I manifestanti ritengono sia solo criminalizzazione del movimento

Sandro Marotta

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Susa – Per tutta la mattina di ieri, lunedì 24, il presidio No Tav dei Mulini, in Val Clarea, è stato sotto perquisizione da parte della polizia giudiziaria. L’azione repressiva è legata all’azione di protesta avvenuta sabato al cantiere di Chiomonte, dove alcuni manifestanti hanno strappato delle reti utilizzate per delimitare il cantiere.

Proprio nei giorni scorsi (domenica) si è concluso il Campeggio di lotta No Tav e sabato 29 inzierà il festival Alta Felicità; per questo intervallo temporale scelto dalla Digos (a cavallo dei due eventi), gli attivisti sostengono che “si tratta di una consueta azione di criminalizzazione del movimento. Non è nuova questa strategia: ogni anno ci attaccano facendo leva su permessi e questioni burocratiche”.

Dalle prime informazioni sembra che la Questura stia cercando materiale per l’apertura di nuove indagini riguardo alle proteste dei giorni scorsi.

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