È morto a 80 anni Roberto Colannino manager che scalò Olivetti e Telecom riempiendole di debiti

Nel 1981 fonda la SOGEFI, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova di cui si interessa Carlo De Benedetti che diventa suo socio.

Nel 1995 diventa amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell’azienda. Colaninno decide di uscire dall’informatica e trasforma l’azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro Omnitel, secondo gestore nazionale dei cellulari, e Infostrada ai tedeschi della Mannesmann, che poi sarà inglobata dall’inglese Vodafone.  All’inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia. L’operazione ha successo, ma avviene in gran parte a debito, ma riesce avere il controllo di fatto di Olivetti e di Telecom, nei successivi due anni Telecom si rafforza notevolmente a livello internazionale ed estende i settori d’attività, dalla telefonia fissa alla mobile, da Internet alla televisione, dalle comunicazioni satellitari ai sistemi informatici. Finendo per aumentare il già alto stock di debiti dell’Olivetti aggiungendone a Telecom.

Nel luglio 2001 Colaninno in contrasto sulla scelta di vendere Telecom a Marco Tronchetti Provera ovvero a Pirelli lasciando un  indebitamento di Olivetti-Telecom a 38 miliardi.

Nel 2002 Colaninno acquista IMMSI operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di Partecipazioni Industriali e quotata in Borsa. Nel 2003 attraverso IMMSI acquista Piaggio che nel 2006 arriva in Borsa. Piaggio, oggi è il più grande produttore europeo e il quarto mondiale di veicoli a 2 e a 3 ruote con i marchi: Piaggio, Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.

Nel 2008 Colannino diventa il presidente di CAI – Compagnia Aerea Italiana, società-veicolo per acquisire Alitalia con i cosiddetti Capitani Coraggiosi.

I funerali di Roberto Colannino si svolgeranno nella sua Mantova in forma privata.