Seguici su

Spettacolo

Destinatario sconosciuto, come un’amicizia può essere travolta dall’ideologia

Al Teatro Studio Bunker lo spettacolo con Gianluca Gambino e Valter Schiavone diretto da Fabio Marchisio

Avatar

Pubblicato

il

TORINO –  E’ in scena fino a domenica al Teatro Studio Bunker un tostissimo lavoro diretto da Fabio Marchisio, con in scena Gianluca Gambino e Valter Schiavone. Si tratta di “Destinatario sconosciuto“, adattamento dell’omonimo romanzo di Katherine Kressmann Taylor, pubblicato nel 1938 dalla rivista Story di New York e poi nel 1939 come libro. Il romanzo fu ignorato fino al 1999 quando, tre anni dopo la morte dell’autrice, venne tradotto in francese diventando un best seller.

Marchisio mette in scena uno spettacolo duro e si fida completamente dei suoi due attori, sulla cui interpretazione pesa l’intero lavoro. In scena solo un tavolo, due sedie, una brocca d’acqua ed una pila di lettere. C’è da dire che Gianluca Gambino e Valter Schiavone non tradiscono la fiducia e restituiscono una doppia interpretazione profonda e coinvolgente. Non facile, perchè in fondo si tratta di un doppio monologo, durante il quale chi non parla è presente in scena come se leggesse le lettere a distanza di tempo e spazio. La cattiveria che trasuda dal testo originale viene ulteriormente irrigidita dalla messa in scena asettica, quasi livida e dalla presenza dei due attori che condividono lo spazio del palco ma sono lontani nello spazio narrativo. Proprio lo sguardo a distanza tra i due (che interagiscono senza mai toccarsi), che varia col variare della vicenda (e degli eventi storici) è la cifra caratterizzante lo spettacolo. Allo spettatore il compito di riflettere sulla follia del mondo, sui rapporti personali, sulle ideologie e sulla paura.

Lo spettacolo, che è una produzione dell’Accademia dei Folli, ci porta al clima di spietato razzismo in cui maturò l’Olocausto. Siamo nel novembre del 1932; l’ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse, soci in affari a San Francisco e amici fraterni, si separano. Martin torna in Germania con moglie e figli e tra i due amici comincia uno scambio di lettere i cui toni cambieranno ben presto. Nel 1933 infatti Hitler prende il potere in Germania e Martin si lascia sedurre dall’ideologia nazista, rinnegando l’amico ebreo. Martin non cambia atteggiamento nemmeno quando Max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella Griselle, un’attrice austriaca che è stata amante di Martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a Berlino. Il rifiuto di Martin fa scattare il ribaltamento e la vendetta, l’odio che che crea altro odio.

Destinatario sconosciuto

Da giovedì 15 a domenica 18 febbraio
Teatro Studio Bunker | via Niccolò Paganini 0/200, Torino

con Gianluca Gambino e Valter Schiavone
musiche Carlo Roncaglia
scene Matteo Capobianco
costumi Carola Fenocchio
regia Fabio Marchisio
Produzione Accademia dei Folli

Info e prenotazioni

prenotazioni@accademiadeifolli.com
+39 345 6778879

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *