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A Torino la prima proiezione di un film in Italia, ma anche il primo cinema d’essai e la prima multisala

Torino e il cinema, un lungo viaggio senza fine

Gabriele Farina

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TORINO – Il rapporto tra Torino e il cinema è sempre stato molto stretto. Negli anni del muto Torino era la capitale italiana del cinema senza alcun rivale. In città erano presenti decine di teatri di posa e di case di produzione, nacque qui il primo colossal della storia del cinema mondiale: Cabiria di Giovanni Pastrone. Solo la nascita di Cinecittà spostò a Roma l’industria del cinema, dove è rimasta in maniera quasi monopolistica fino agli ultimi 20 anni, quando Torino è tornata protagonista grazie a scelte politiche e impenditoriali importanti, che si possono simboleggiare in Museo Nazionale del Cinema, Film Commission Torino Piemonte e Torino Film Festival.

La prima proiezione di un film in Italia

Ma a Torino ci fu anche la prima proiezione di un film in Italia. Era il 7 novembre 1896 e negli spazi dell’ex Ospizio di Carità, in via Po, venne organizzata una serata per mostrare la nuova sorprendente invenzione. Organizzatore della serata fu il fotografo Vittorio Calcina, rappresentante per l’Italia della Société Anonyme des Plaques et Papiers Photographiques A. Lumière et Ses Fils. Ed in effetti vennero proiettati una selezione di filmati realizzati dai fratelli francesi a cui aveva aggiunto alcuni lavori a sua firma, soprattutto immagini della famiglia Reale, di cui era il fotografo ufficiale.

Quella prima proiezione venne seguita da parecchie altre e fino al 3 marzo 1897 quella sala di via Po 33 fu in effetti la prima sala cinematografica italiana.

La prima sala d’essai e la prima multisala

Ma Torino ha anche il merito di aver visto sorgere il primo cinema d’essai e la prima multisala. In entrambi i casi la firma è quella di Lorenzo Ventavoli. Al circuito Ventavoli appartengono infatti il Cinema Romano di Galleria Subalpina, che divenne cinema d’essai nel 1971, il primo in Italia, e il Cinema Eliseo, che nella ristrutturazione del 1983 divenne la prima multisala italiana. Entrambi sono ancora oggi perfettamente funzionanti.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Andrea Costa

    3 Gennaio 2025 at 23:05

    Ma quante fake news! La prima proiezione italiana dei fratelli Lumière è del 13 marzo 1896 al “Museo foto-elettrico” di Henry Le Lieure di Roma, Vicolo del Mortaro n.17. Il museo continua per due anni a fare “cinema” ed è dunque lui la prima sala pubblica cinematografica; il primo uso autoriale cinematografico fu del romanissimo Leopoldo Fregoli, il principe dei trasformisti, che non solo assiste alla “prima” parigina dei Lumiére ma immediatamente compra una macchina, la ribattezza “Fregoligraphe” e riprende i suoi spettacoli in tutto il mondo; il primo film a soggetto italiano e lungometraggio è la “Presa di Roma” (1905) del romano Filoteo Alberini che due anni prima dei fratelli Lumière aveva brevettato il “Kinetografo” per riprendere e proiettare films; il primo stabilimento cinematografico italiano è la “Alberini-Santoni” (1905) di Via Appia, diventata nel 1906 la gloriosa “CINES”, attiva fino agli anni ’30: lí si formarono i primi registi professionisti italiani, i romani Mario Caserini, Giulio Antamoro ed Enrico Guazzoni; di Guazzoni, ben prima di Cabiria (girata con i soldi delle riparazioni della Guerra italo-turca del 1911), sono i kolossal sandali e toga che fecero il giro del mondo: Agrippina, Qui vadis?, Marcantonio e Cleopatra; il primo “serial” film furono gli 8 episodi de “I topi grigi” (1918) prodotti e girati dalla romana “Tiber Film”; targati Roma e Cines sono anche i film comici dell’ispiratore di Charlie Chaplin: il francese naturalizzato italiano Ferdinand Guillaume, in arte “tontolini” e poi “Polidor”, principe della slapstick comedy; Sempre il romano Filoteo Alberini che nel 1905 aveva aperto la prima Sala cinematografica italiana “Cinema Moderno” (ancora in attività) inventa tra gli anni ’10 e i ’20 la “cinepanoramica”: primo sistema capace di raddoppiare l’angolo di visione da 45 a 90 gradi…siamo quarant’anni prima del VistaVision e del CinemaScope; La prima proiezione italiana del primo film sonoro della storia (il cantante di jazz, 1927) è al “Supercinema” di Roma e nella stessa sala si proietta in anteprima il primo sonoro italiano: “la canzone dell’amore” (G. Righelli, 1930); la prima pellicola cinematografica a colori italiana è il cortometraggio “caccia alla volpe nella campagna romana” del romanissimo Alessandro Blasetti (1938); il primo “Drive-In” mai costruito in Europa è quello, ancora esistente, realizzato nel 1957 da Pierluigi Nervi nel quartiere romano di Casal PALOCCO…BASTA, MI FERMO QUI PER NON FERIRE TROPPO L’ORGOGLIO CAMPANILISTA DELL’ESTENSORE DELL’ARTICOLO.

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