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Biella

Caso Pozzolo, parla il deputato: «indagini fatte in un’unica direzione»

L’intervista rilasciata al quotidiano La Sesia di Vercelli

Elena Prato

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ROSAZZA – In seguito all’arrivo della comunicazione di chiusura delle indagini e della conferma delle accuse per il caso Pozzolo, il deputato è stato intervistato da La Sesia per riportare pubblicamente la propria versione dei fatti: secondo lui, le indagini sarebbero state fatte «in un’unica direzione», per dimostrare la sua colpevolezza.

 

Pozzolo ha dichiarato, ancora una volta, che il colpo di pistola che ha ferito il 32enne Luca Campana non è partito da lui e che, comunque, tutto in quella notte è stato un incidente. A suo dire, non avrebbe mai puntato il dito su altre persone nel corso delle indagini e, inoltre, ha specificato di essere stato disponibile fin da subito a sottoporsi all’accertamento tramite stub.

 

Ha parlato poi di pressioni da parte dei giornalisti, non solo indirizzate a lui ma anche ai suoi cari, definendo l’attenzione mediatica data all’accaduto pari a quella riservata «all’arresto di Matteo Messina Denaro». Molti i contenuti diffamatori anche sui social, a volte addirittura con istigazioni al suicidio.

 

Infine, l’onorevole Pozzolo ha anche commentato la decisione della Prefettura di Biella di revocargli il porto d’armi, esponendolo a quegli stessi rischi per i quali il porto d’armi gli era stato concesso: «la prefettura di Biella […] dovrà prendersi delle responsabilità nel caso a me o alla mia famiglia accada qualcosa». L’intervista completa è disponibile sulla pagina di La Sesia.

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