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Cuneo

Lo spettacolo degli stambecchi a Balme che scendono a valle a nutrirsi del sale sulle strade

Basta salire in questo periodo nelle alte valli Lanzo per fare l’incontro ravvicinato con il maggiore

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BALME – Si rinnova come da molti anni lo spettacolo degli stambecchi che scendono a valle a Balme in alta Valle di Lanzo, nel pianoro da cui parte quello che non caso è chiamato il sentiero degli stambecchi, di fronte agli stabilimenti che imbottigliano l’acqua del Pian della Mussa e non lontano dal cimitero del paese.

Gli animali, che sono presenti in quell’area delle alpi Graie in circa 1300 esemplari, scendono a valle per leccare il sale che si accumula nelle strade dopo l’inverno sparso nel periodo freddo per evitare il ghiaccio. Gli stambecchi lo usano per integrare la loro alimentazione. Si tratta di animali per lo più maschi, abituati alla presenza dell’uomo per cui occorre che gli automobilisti facciano attenzione per evitare di disturbarli. In primavera gli animali iniziano la muta del loro mantello da quello invernale più spesso, a quello estivo più adatto ai climi caldi.

Lo stambecco

Lo stambecco o Capra Ibex è il più grosso erbivoro presente in territorio alpino.  Nell’800 fu a grave rischio di estinzione per una caccia selvaggia. Per questo dalla prima metà del XIX secolo, i Savoia adottarono misure di tutela dell’animale fino a che nel 1856, fu istituita la Riserva reale di caccia del Gran Paradiso diventata poi il Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Lo stambecco, può arrivare a pesare oltre 100 kg ed era cacciato sia per le corna come trofeo, sia per le sue carni dato che tracce di speck di stambecco sono state trovate nello stomaco di Otzi, la mummia ritrovata nel ghiacciaio del Similaun.

Si tratta oggi di una specie protetta che non va disturbata a maggior ragione perchè gli animali  hanno un  bisogno di alimentarsi dopo l’inverno. Si tratta di animali di indole mansueta ma sono sempre animali selvatici che possono reagire e attaccare l’uomo se spaventati o se percepiscono un pericolo.

Il sentiero degli stambecchi sale verso la falesia del Ginevrè per continuare fino al muro del paravalanghe dove normalmente si trova il branco di maggiori dimensioni che resta a lungo in zona dopo essere sceso a valle per brucare l’erba finalmente disponibile dopo l’inverno.

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