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Studenti di Torino in piazza: oggi proteste pro Palestina contro le collaborazioni universitarie con aziende belliche

Nel mirino il convegno di oggi al Valentino che in presenza dei ministri Tajani e Bernini e dirigenti MAECI discuterà di tecnologia e intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle applicazioni belliche e strategiche

Caterina Malanetto

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TORINO – Alcuni studenti e collettivi hanno preso parte oggi a una manifestazione per esprimere solidarietà alla Palestina e contestare il legame di alcune aziende belliche con l’università, in particolare il Politecnico di Torino.

La comunità studentesca ha espresso preoccupazioni riguardo al sostegno a Israele e alle sue politiche belliche, chiedendo l’interruzione immediata della collaborazione in progetti con fini militari. Le voci critiche sottolineano la necessità di trasparenza e di un dibattito aperto su queste questioni, considerando l’importanza e l’impatto delle decisioni prese in eventi come questo.

I motivi della protesta

Oggi Torino ospita un convegno che punta a definire l’Italia come potenza tecnologica e promotrice dell’internazionalizzazione. L’evento, che si è svolto dal 21 al 23 aprile nel Castello del Valentino, vede la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui il rettore del Politecnico Corgnati, il governatore Cirio, e il sindaco Lorusso. Tra gli ospiti di spicco, il Ministro degli Esteri Tajani, la Ministra dell’Università Bernini e il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, con la moderazione del direttore de La Stampa Malaguti.

Oggi il convegno si concentra su temi di tecnologia e intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle applicazioni belliche e strategiche. Parte delle discussioni sarà riservata e secretata. Questo aspetto ha sollevato preoccupazioni e polemiche, soprattutto considerando il coinvolgimento di entità come Israele e l’utilizzo della ricerca universitaria per scopi militari.

Lo svolgimento della manifestazione

La manifestazione è stata caratterizzata da slogan come “Libertà per la Palestina“, “Stop alla guerra nelle università” e “Boicottiamo Israele“. Inoltre, gli studenti hanno criticato apertamente gli accordi del PoliTo con aziende belliche, sottolineando le preoccupazioni dei manifestanti riguardo alla collaborazione dell’università con il settore della difesa.

Il corteo, che ha iniziato il suo percorso in via San Pio V, ha tentato di superare il cordone di polizia per dirigersi verso il Castello del Valentino. Nonostante il tentativo, gli attivisti sono stati respinti dall’opposizione degli agenti schierati.

Il percorso della manifestazione ha continuato su via Nizza con ulteriori slogan come “Fuori la polizia dalla manifestazione”. Questi slogan hanno anticipato le proteste previste per domani, con una marcia con torce, ribadendo: «Il 25 aprile non è solo una commemorazione, è sempre stato e sarà sempre Resistenza».

In corso Cairoli, i manifestanti hanno tentato di rompere il cordone delle forze dell’ordine lanciando uova e fumogeni. Dopo essere stati respinti, il corteo ha proseguito verso i Murazzi.

 

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2 Commenti

1 Commento

  1. Avatar

    Laura

    23 Aprile 2024 at 12:06

    Andate tutti a lavorare

    • Avatar

      Maria Irene

      24 Aprile 2024 at 3:59

      sono d’accordo, ma in qualche miniera cinese

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